Quasi 300 persone hanno preso parte all’attesa serata che ha visto la celebrazione dell’80ennale del Rotary di Monaco, festeggiato in Principato assieme ai 100 anni della “Fondazione Rotary”: un momento molto partecipato, in particolare contando la presenza dei tanti rotariani provenienti dai comuni limitrofi e le numerose adesioni di membri italiani: alla serata, che si é svolta nella cornice dell’Hotel Meridien del Principato, non é mancato il Principe Alberto II. Il Sovrano, nel suo breve discorso, ha ringraziato tutti gli aderenti al club internazionale per le numerose azioni benefiche promosse in tutto il mondo. La serata conviviale e calorosa ha contato la partecipazione dei rotariani di Parma, Bordeaux, Asti, Cuneo, Genova, Imperia, Sanremo e Sanremo Hanbury, Torino, Ajaccio, Beaulieu, Beausoleil, Marsiglia, Tolone, Mentone oltre che i giovani del Rotaract Prince Albert 1er.
Il discorso di benvenuto pronunciato dall’attuale presidente del club monegasco, Roland Marquet, ha elencato le molte azioni strategiche locali e internazionali condotte dal club – Difficile in breve tempo raccontare 80 anni di azioni del Rotary Club di Monaco – ha detto Marquet, ricordando comunque quelle principali. Come la creazione di una borsa di studio che permette ai giovani di frequentare un periodo alla Boston University, grazie anche all’intervento del rotariano Claude Pallanca. Nel 1996 l’organizzazione del primo rally di automobili elettriche. Nel 1997 la creazione dell’ “azione Pelagos” (relativa all’omonimo accordo sulla protezione dei mammiferi marini in Mediterraneo tra Monaco, Italia e Francia). Più recentemente con la presidenza di Jacob Ward c’é stata la creazione di “Master Classe” che permette a giovani musicisti di valore, dell’accademia Rainier III e del Royal College of Music di Londra di beneficiare di una formazione orchestrale con professori di fama internazionale, un progetto interamente finanziato dal Rotary monegasco.
Tra le azioni più attuali la raccolta fondi in favore della ricerca che contrasta le malattie al cervello (raccolta che vede impegnati i Rotary di Francia e Monaco e che per monaco ha visto in prima linea Giuseppe Sarno) e la formazione professionale “Les artistes de Choeurs”: una formazione professionale che prevede un programma di tre anni che formerà i giovani nella preparazione e l’inserimento in cori professionali, azione sostenuta dal rotariano Hervé Colozier.
Fra le azioni elencate anche l’aquisto del robort ‘Roca’: un robot di ultima generazione che puo’ essere un aiuto alle persone malate di alzheimer, iniziativa realizzata da Patrick e Sabine Thienpont – Non bisogna dimenticare anche la consegna di 260 computer destinati ai più giovani tramite un Rotaract in Africa – ha concluso il presidente in carica Roland Marquet –il rinnovamento di una classe in Burkina Faso e il programma ‘Rayon de Soleil’ dedicato alle persone più anziane che possono contare sull’appoggio e l’amicizia dei nostri volontari –