Questa farina si ottiene dalla macinazione dei ceci, precedentemente essiccati, ed è ricca di proteine, sali minerali e vitamine.
Si dice fosse la merenda dei lavoratori o, poiché economica, della gente povera.
I pescatori della Costa Azzurr, un tempo, non si avventuravano in mare senza essersi prima ben nutriti con questa pietanza.
Questa torta oggi è apprezzata soprattutto come aperitivo o come antipasto, accompagnata da un buon bicchiere di vino rosè.
Ricostruire la storia della Socca è difficile, probabilmente questa frittella a base di farina di ceci era presente già 8000 anni fa.
C’è poca letteratura riguardo questo piatto e la sua tradizione si è tramandata oralmente.
Si dice che sia arrivata a Monaco con gli immigrati italiani, carpentieri genovesi che, sotto l’Impero di Napoleone, iniziarono a lavorare nei cantieri navali di Tolone.
La Socca, infatti, è conosciuta nel genovese come “farinata di ceci”.
Già nel XV, a Genova, la produzione di farina di ceci era molto sviluppata.
Ma fu nel 1900 che questo piatto si diffuse a Nizza, quando una venditrice ambulante di nome Théresa, alle prima luci dell’alba, iniziò ad uscire in strada con il suo forno ambulante per vendere queste focacce calde ai pescatori.
La socca si consuma infatti calda, preferibilmente appena sfornata, con una spolverata di pepe e va mangiata con le mani.
La ricetta per la sua preparazione non è difficile:
porre in una ciotola 125 gr di farina di ceci e, lentamente, versare 250 ml di acqua.
Aggiungere un cucchiaio di olio e un cucchiaino di sale sottile ed iniziare a girare energicamente, avendo cura di eliminare tutti i grumi.
La pastella deve risultare liquida, nel caso in cui dovesse essere troppo densa aggiungere dei cucchiai d’acqua, fino a raggiungere la giusta consistenza.
Preriscaldare il forno per 10 minuti, alla massima temperatura, e su una o più teglie circolari versare due cucchiai di olio d’oliva e far cuocere per 5 minuti.
Rimuovere la teglia dal forno, versare il composto uniformemente (lo spessore deve essere di circa 3mm) e iniziare la cottura.
Dopo due minuti impostare il termostato su grill e far cuocere ancora per 7/8 minuti, finché la crosta non risulti dorata.
Una delle caratteristiche di questa torta provenzale è data proprio dal contrasto tra l’esterno croccante e l’interno morbido, dovuta alla doppia impostazione del termostato.
Se durante la cottura si formano delle bollicine è possibile forarle con uno stecchino.
Sfornare, spargere un po’ di pepe, tagliare a triangolini e mangiare calda, poiché raffreddandosi tende a perdere un po’ della sua morbidezza e del suo sapore.
La socca è un piatto semplice che, a differenza di altre preparazioni della tradizione provenzale, ha mantenuto la sua caratteristica popolare.
Per le strade della Provenza ci sono diversi venditori di socca; durante le ore di punta sono riconoscibile dalle lunghe file di persone che attendono di mangiare questo piatto.
I venditori, spesso, annunciano il tempo di attesa per i nuovi clienti arrivati.
La preparazione è fatta al momento, e non c’è timore di incappare in un prodotto non fresco.
Quando la socca è pronta, viene tagliata abilmente con un piccolo coltello, in 6-8 porzioni, e servita in piatti da asporto o su carta alimentare.
Facile e sfiziosa anche da preparare a casa è ideale da servire come aperitivo con dei carciofini e del formaggio francese (Camembert o Roquefort).