Pubblicato il 22 Agosto 2023 da Redazione in Cosa Visitare a Monaco, Eventi

Il Palazzo del Principe accoglie la mostra “Pablo Picasso & l’Antiquité”

dal 16 Settembre al 15 Ottobre 2023
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Immagine Il Palazzo del Principe accoglie la mostra “Pablo Picasso & l’Antiquité”

In occasione del 50° anniversario della scomparsa di Pablo Picasso il Palazzo del Principe ospiterà la mostra “Pablo Picasso & l’Antiquité” dal 16 settembre al 15 Ottobre 2023.

Pablo Picasso, innegabile protagonista dell’arte moderna, si è interessato per tutta la sua carriera all’eredità delle antiche culture greca e romana. Vi fa riferimento molte volte, sia in termini di stile che di soggetto: figure mitologiche, composizioni classiche e linguaggi visivi naturalistici abbondano nel prolifico corpus di opere dell’artista, che abbraccia quasi otto decenni. Fu alla fine del XIX secolo, quando iniziò la sua formazione accademica, che scoprì le opere d’arte classica attraverso riproduzioni o calchi in bianco e nero, che conferirono loro un’estetica incolore intrisa di una certa eleganza. A quel tempo, le accademie d’arte sostenevano l’imitazione del classicismo rendendolo uno stile coerente e incoraggiando gli studenti a conformarsi a quello che vedevano come un modello di chiarezza formale, armonia visiva ed equilibrio compositivo. L’obiettivo era allora quello di trasmettere il gusto del rigore e della purezza ideologica considerati prerogativa delle civiltà greca e romana. È a partire da una visione dell’antichità classica, tanto diffusa quanto distorta e fortemente idealizzata, che si è sviluppata la percezione dei fondamenti della moderna cultura occidentale. Quando, nel 1917, mentre la Prima Guerra Mondiale devastava l’Europa, Picasso visitò i siti archeologici di Pompei ed Ercolano nonché le antiche città di Napoli e Roma, si confrontò con aspetti dell’arte dell’antichità greca. il background accademico è stato in gran parte trascurato: murales colorati, sculture fatiscenti, superfici erose ed edifici sepolti compaiono in queste città un tempo potenti, che ora vede abbandonate. Lo spettacolo di queste rovine mette quindi in discussione la regolarità e la presupposta impermeabilità dell’arte classica e porta Picasso a riconsiderare questo patrimonio in una prospettiva di rottura piuttosto che di integrità. 

 

La mostra

racconta come l’incontro ravvicinato di Picasso con le vestigia classiche nei siti archeologici italiani abbia ispirato un nuovo approccio al Classicismo mettendo in primo piano i temi di resilienza e recupero di ciò che stato di fronte al cambiamento ambientale, sociale e politico. Dopo i suoi viaggi in Italia, Picasso fece spesso riferimento alle opere d’arte greco-romane attraverso l’adozione di uno stile classicizzante e raffigurazioni di soggetti mitologici, nonché attraverso rappresentazioni di arti isolati che ricordano sculture antiche e superfici erose e sedimentate che evocano antichi dipinti murali. Picasso presentava così il patrimonio iconografico del classicismo come una raccolta di immagini frammentate che chiedevano non solo di essere riscoperte e decifrate, ma anche rivisitate e reinventate.

“Pablo Picasso e l’Antichità”

offre un teatro al pensiero di Picasso sulla sopravvivenza, leggibilità e malleabilità dei manufatti antichi, al di là degli sconvolgimenti della Storia e del degrado degli oggetti. La mostra esplora i temi della rovina e del declino, ma anche quelli della resilienza e del rinnovamento. Risuona quindi con il modo in cui Picasso, passando dalle conseguenze immediate del suo viaggio italiano alle sue residenze mediterranee negli anni Quaranta e Cinquanta, si avvicinò all’eredità dell’antichità greco-romana attraverso diversi mezzi. Così, “Pablo Picasso e l’Antichità” evidenzia i percorsi radicali intrapresi dall’artista per ripensare l’eredità del mondo classico attraverso soggetti, stile e materiali, rifiutando il dogmatismo e la visione idealizzata della tradizione accademica.

“Picasso e l’Antichità”

è una mostra organizzata dalla Fundación Almine y Bernard RuizPicasso sotto la curatela di Francesca Ferrari e allestita da Cécile Degos. Fa parte della collaborazione internazionale “Picasso Celebration 1973-2023” che celebra il cinquantesimo anniversario della morte di Pablo Picasso.

 

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