Sarà un misterioso ed affascinante viaggio attraverso i misteri della Città Proibita, il nuovo percorso espositivo inaugurato lo scorso 14 luglio dal Principe Alberto II e visitabile fino al 10 settembre al Grimaldi Forum. La grande e tradizionale mostra tematica per questa estate 2017 é tutta dedicata alla Cina e alla Città Proibita: gli oltre tremila metri quadri del centro monegasco accolgono grandi tesori, tutti da scoprire, della vita alla corte degli imperatori e delle imperatrici della Cina.
Un’esposizione ammaliante, frutto della collaborazione dei due curatori Jean-Paul Desroches, Conservatore generale onorario del Patrimonio che con grande passione ha illustrato alla stampa tutte le ambientazioni del percorso espositivo e il cinese Wang Yuegong, Direttore della sezione delle Arti del Palazzo imperiale. Sono oltre 250 gli oggetti che provengono dall’antica e misteriosa residenza degli imperatori cinesi, insieme ad altri prestati da prestigiose collezioni europee e statunitensi tra cui il museo Cernuschi, il Louvre, Victoria & Albert Museum di Londra, i musei d’arte e storia di Bruxelles, l’Arthur M. Sackler Gallery di Washington.
3 anni sono occorsi per dare vita a questa mostra che racchiude e rivela, qui nel Grimaldi Forum di Monaco, il cuore pulsante di un luogo emblematico che ha un patrimonio di inestimabile valore: la Città Proibita, uno dei complessi palatini più prestigiosi al mondo e sito più visto in assoluto con circa 10 milioni di visitatori all’anno. Palazzo e museo al tempo stesso e fulcro attorno al quale fu costruita la nuova capitale di Pechino. La Città Proibita fu eretta in una sola volta (dal nulla) tra il 1406 e il 1420 per volontà del terzo imperatore della dinastia Ming e divenne la culla del potere degli imperatori Manciù che si succedettero per circa tre secoli.
Il progetto espositivo proposto al Grimaldi Forum è incentrato sulla personalità degli imperatori Qing, con particolare enfasi sui sovrani Kangxi (1662 – 1722), Yongzheng (1723 – 1735) e Qianlong (1736 – 1795), che si ersero ad archetipi della cultura cinese. Rappresentante del Cielo in terra, l’imperatore che si fregiava dell’appellativo di “Figlio del Cielo”, era onnipotente e ricopriva le funzioni di capo militare e religioso ed era il primo dei letterati. Il pubblico potrà ammirare i tanti ed antichi oggetti esposti che attestano i vari ruoli dell’imperatore: ritratti, costumi di apparato, arredi, oggetti preziosi, strumenti scientifici, alcuni dei quali annoverati fra i “tesori nazionali”.
Per ricordare un aspetto importante della cultura del popolo Manciù e il suo esercito delle Otto Bandiere che conquistò la Cina a partire dal 1644, si potranno vedere anche le imprese militari degli imperatori Qing, evocate attraverso 6 diversi oggetti e incisioni che documentano le loro campagne vittoriose. La dinastia Qing inoltre si distinse in particolar modo in ambito culturale e il senso estetico dei sovrani, nell’epoca in cui la civiltà cinese era al suo apogeo, viene messe in risalto attraverso le diverse forme di espressione dell’arte cinese: quella del pennello, attraverso la calligrafia e la pittura e l’universo delle arti decorative con porcellane, oggetti in lacca e infine la musica e la lirica.
Co-curatore della mostra é Jean Paul Desroches, professore onorario dell’École du Louvre e per vent’anni titolare della cattedra di Arte dell’Estremo Oriente. Conservatore generale onorario del Patrimonio é stato responsabile della sezione di arte cinese al Musée Guimet dal 1977 al 2011. E come archeologo ha partecipato agli scavi sottomarini nel Mare della Cina a partire dal 1988. Desroches ha spiegato perché la scelta del leitmotiv di questa esposizione é ricaduta sull’ultima dinastia imperiale, quella dei Qing – Senza ombra di dubbio, è questa l’epoca che segna l’apogeo della Cina – spiega Jean Paul Desroches – Sotto la guida di tre grandi imperatori, Kangxi (1662 – 1722), Yongzheng (1723 – 1735) e Qianlong (1736 – 1795) in questi 150 anni di storia compendiamo tutta la potenza della Cina dal punto di vista economico, militare, artistico e culturale – e su cosa si potrà vedere in questa grande esposizione dell’estate 2017 allestita al Grimaldi Forum di Monaco, pone l’accento sui “pezzi forti” – E’ giusto citare in primo luogo il grande paravento laccato composto da 16 pannelli di pregevole fattura che prima d’ora ha lasciato la Cina una sola volta per essere esposto al Metropolitan subito dopo il suo restauro, ma anche i celeberrimi rotoli delle concubine dell’imperatore Yongzheng. Infine merita qui ricordare il maestoso dipinto alto circa 3,80 metri, che rappresenta l’imperatrice Xiao Zhuang Wen, nonna dell’imperatore Kangxi, una donna straordinaria di origine mongola che si impose a corte dove esercitò la sua influenza per decenni, e segnò per sempre il destino dei Qing imponendo il nipote come imperatore –
La mostra é aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00, in notturna i giovedi’ fino alle 22.00.
Ingresso tariffa piena 10€, ridotta per gruppi oltre le 10 persone e studenti under 25 anni, anziani 8 €. Gratuito per i minori di 18 anni. Visite guidate a 8€ tutti i giovedi’ e le domenicha alle 14.30 e alle 16.30 (massimo 25 persone).
Infoline +377 99 99 20 00