Cosa significa cercare la pace per chi ha vissuto la guerra? Come si può convivere con il proprio nemico senza odiarlo? Come si supera il conflitto? Sul filrouge di queste difficili domande e per i più impossibili da capire, ha preso vita lo spettacolo dal titolo “Dissonanze in Accordo. Un messaggio universale di pace dal Principato di Monaco”. Il Theatre des Varietés é stato cornice di questo evento promosso dall’associazione Rondine Cittadella della Pace con il Patrocinio dell’Ambasciatore d’Italia nel Principato di Monaco Cristiano Gallo e il Lions Club Monaco.
Lo spettacolo é nato su iniziativa di Giuseppe Spinetta, attivo residente italiano del Principato (e in questo contesto ‘Ambasciatore di Rondine’) che ha detto – Questa iniziativa vuol essere un piccolo passo per la costruzione della pace nel mondo – ha affermato Giuseppe Spinetta – cinque anni fa io e mia moglie abbiamo conosciuto questa realtà ed è stato un colpo di fulmine. Questi giovani, allora come oggi, raccontano storie di pace con consapevolezza e speranza e grazie a loro la pace potrà essere meno un un’utopia e più una realtà –
L’associazione Rondine Cittadella della Pace, candidata ufficiale la Premio Nobel per la Pace 2015, è un’organizzazione internazionale che da vent’anni (1997) lavora nella cooperazione per favorire la promozione del dialogo e la risoluzione del conflitto a tutti i livelli, dal quello interpersonale a quello politico, armato e internazionale. Un lavoro che si rivolge soprattutto ai giovani proponendo progetti che favoriscono il confronto, il dialogo e la formazione a diversi livelli per costruire relazioni di pace e azioni concrete sui territori per promuovere cambiamento sociale.
I protagonisti della serata monegasca sono stati diversi studenti provenienti da luoghi di guerra di tutto il mondo: giovani che rifiutano l’etichetta di “nemici” che la storia ha loro assegnato e che hanno scelto di incontrarsi a Rondine, vivere, studiare e lavorare insieme per costruire un futuro di pace per i propri paesi. Le loro voci hanno restituito un racconto che conduce verso il superamento del conflitto intrecciando storie personali di dolore ma anche di perdono e di speranza, accompagnate dall’Ensemble Rondine, orchestra costituita da giovani musicisti italiani ed internazionali.