L’anno 2025/2026 inizia per l’Associazione Dante Alighieri Comitato del Principato di Monaco, dopo la pausa estiva, con un appuntamento “che concilia il teatro di narrazione, la musica e la divulgazione scientifica”, e che propone uno sguardo inedito su Guglielmo Marconi, inventore del telegrafo senza fili. Uno spettacolo teatrale, con il Patrocinio dell’Ambasciata d’Italia nel Principato, che si svolgerà il 16 ottobre con inizio alle 18,30 al Théâ tre des Varié tés nel corso della XXV° Settimana della Lingua Italiana nel Mondo: “Italofonia: lingua oltre i confini”. “Io e Marconi” è il titolo di questo evento (con ingresso gratuito) con testo e musiche di Luca Sgamas Guiducci, la collaborazione di Sara Zambotti, (conduttrice e autrice di Caterpillar Radio2) e la regia e la recitazione di Francesco Patanè (candidato ai Nastri d’argento nel 2021 per il film Cattivo Poeta).
In occasione, infatti, dei 100 anni della Radio in Italia e dei 150 dalla nascita di Guglielmo Marconi “Io e Marconi” intende ripercorrere i momenti salienti della vita del Nobel e l’impatto di una delle sue principali invenzioni, la radio, in varie comunità nel mondo”, spiegano gli organizzatori.
Dopo aver preso parte ai Festival delle Scienze di Roma, Napoli, Genova, il trio Zambotti-Patanè-Guiducci ripercorrerà dunque anche a Monaco la vita dell’uomo e parallelamente la scoperta di una incredibile tecnologia. Un uomo, come ha scritto Riccardo Chiaberge nel suo “Wireless”, che “alla fine dell’Ottocento ha inventato il terzo millennio”.
La narrazione debutta nei primi anni del Novecento e segue la vita di Domenico, giovane emigrante italiano (interpretato da Francesco Patanè) la cui storia personale, sebbene di fantasia, si articola nell’ambito di fatti storici realmente accaduti. Nel 1909 il transatlantico Republic su cui Domenico lavora come cuoco viene speronato e 1700 passeggeri si salvano, per la prima volta nella storia, grazie al telegrafo senza fili inventato da Marconi, un sistema in grado di inviare un SOS a chilometri di distanza. Domenico diventa quindi un ammiratore dell’inventore. Siamo negli anni della Prima Guerra Mondiale e la telegrafia senza fili ricopre un ruolo importante nel conflitto bellico. “Segue l’adesione di Marconi al fascismo – prosegue il testo – la diffidenza iniziale dell’apparato mussoliniano verso il nuovo mezzo radiofonico che diventerà poi voce dei regimi totalitari. Momenti che Domenico segue da lontano, prima con entusiasmo e speranza, poi con delusione quando l’inventore aderisce apertamente al regime di Mussolini.
Ironia della sorte sarà tuttavia proprio la radio di Marconi uno degli strumenti che Domenico e i suoi compagni della Resistenza utilizzeranno per contrastare il regime”. La rappresentazione teatrale consentirà, dunque, anche al pubblico del Principato, di rivivere le scoperte che hanno preceduto un millennio, come il nostro, contrassegnato dal rapido sviluppo delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale.
Prenotazione a info.dantemc@gmail.com; tel +377 97 70 89 47