Sostegno di vari programmi pluriennali per la sicurezza alimentare e la nutrizione delle popolazioni di Burundi, Madagascar e Mauritania. E’ l’impegno del Governo di Monaco che ha partecipato alla seconda sessione ordinaria del Consiglio di amministrazione del Programma Alimentare Mondiale (Pam).
Durante i lavori che si sono tenuti a Roma è stato adottato il piano strategico 2017-2021 in linea con la ‘Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile’. Sottoscritta nel settembre 2015 dai Governi dei 193 membri dell’Onu, prevede 17 obiettivi in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi.
L’avvio ufficiale è coinciso con l’inizio di quest’anno guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni. Particolare attenzione sugli obiettivi 2 e 17: per eliminare la fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile, lavorando in partnership. Robert Fillon, ambasciatore di Monaco in Italia e rappresentante permanente presso la Fao-Pam – accompagnato dalla vice Martine Garcia – ha incontrato Adama Diop Faye, nuovo direttore dell’Ufficio di collegamento Pam in Francia, responsabile anche della collaborazione con il Principato di Monaco.
Il Programma Alimentare Mondiale (Wfp – World Food Programme) è la più grande organizzazione umanitaria al mondo e si occupa di salvare vite umane e salvaguardare i mezzi di sussistenza nelle emergenze; sostenere la sicurezza alimentare e la nutrizione e ricostruire i mezzi di sussistenza in ambienti vulnerabili e a seguito di emergenze; ridurre i rischi e permettere a persone, comunità e Paesi di rispondere autonomamente ai propri bisogni alimentari e nutrizionali; ridurre la malnutrizione e interrompere il ciclo intergenerazionale della fame.
Nelle emergenze fornisce cibo salvando la vita alle vittime di guerre, conflitti civili e disastri naturali. Agenzia delle Nazioni Unite fondata nel 1962 e finanziata esclusivamente su base volontaria, opera con uno staff di circa 11mila persone e collabora con gli altri organismi Onu tra cui Fao e Ifad (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo) con sede a Roma, i Governi e le Ong. Gestita da un consiglio d’amministrazione formato da 36 rappresentanti degli Stati membri, è guidata da un direttore esecutivo (dal 5 aprile 2012 Ertharin Cousin) che rimane in carica cinque anni. Il Piano strategico stabilisce le linee dell’agenzia ogni quattro anni.