Come anticipato la scorsa settimana, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, e il Primo Ministro del Principato di Monaco, Pierre Dartout, hanno firmato il 10 Maggio 2021 un accordo bilaterale sull’emendamento n° 1 alla Convenzione generale sulla sicurezza sociale tra il Principato di Monaco e la Repubblica italiana del 12 febbraio 1982, relativo all’introduzione del telelavoro per i lavoratori subordinati, o assimilati ai subordinati, residenti in uno dei due Paesi contraenti.
L’intensificazione dell’uso del telelavoro dovrebbe consentire la creazione di molti posti di lavoro nei prossimi anni e favorirà ugualmente l’alleggerimento del traffico stradale, contribuendo in questo modo anche alla sostenibilità ambientale. I lavoratori che opteranno per il telelavoro avranno un miglioramento della qualità di vita, grazie alla riduzione del tempo necessario ai trasporti, favorendo la conciliazione con i tempi di vita.
L’accordo rappresenta un elemento positivo importante per entrambi i Paesi contraenti:
– per Monaco, perché permetterà lo sviluppo delle attività delle imprese;
– per l’Italia, perché è una possibilità aggiuntiva d’impiego nel Principato in favore dei residenti frontalieri.
Viene definito che cosa è il telelavoro e stabilisce il principio secondo il quale i telelavoratori residenti in Italia potranno essere soggetti alla legislazione sociale monegasca, durante tutto il periodo della loro attività come telelavoratori per conto di un’impresa presente sul territorio del Principato e viceversa. La firma dell’accordo, che costituisce un significativo passo avanti per l’Italia ed il Principato, ha richiesto più di cinque anni di interlocuzioni, in un contesto economico recentemente reso più difficile dall’epidemia Covid-19, che ha però portato con successo alla generalizzazione del telelavoro, per molte aziende del Principato, a beneficio anche dei dipendenti residenti in Italia.