Pubblicato il 26 Aprile 2017 da Sara Contestabile in Sport a Monaco

Arrivederci nel 2018 con il Monte-Carlo Rolex Masters. Quasi il secondo Master 1000 italiano

Ecco perché viene definito un Master 1000 praticamente nostrano
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Immagine Arrivederci nel 2018 con il Monte-Carlo Rolex Masters. Quasi il secondo Master 1000 italiano

Non sono mancate le più grandi emozioni di sport durante la settimana trascorsa con un Nadal ancora imbattibile sulla Court Central del Monte-Carlo Rolex Masters. 10a coppa per lo spagnolo ma un torneo che si ricorderà per i giovani: il francese Pouille el giovane belga Goffin.

Ma mentre é calato il sipario sul grande torneo di Tennis che in Principato dà il via alla stagione dei grandi eventi sportivi monegaschi, prestissimo un altro si sta per alzare sullo Stadio Louis II, per l’incontro attesissimo di semifinale di andata di Champions League Monaco-Juventus, il prossimo 3 maggio (partita per la quale é scattata una ‘delirante’ caccia al biglietto). Senza dimenticare l’e-Prix, la seconda edizione della Formula Uno elettrica in calendario il 13 maggio, il Grand Prix di Formula Uno il 27 e 28 maggio, il Jumping International del Global Champions Tour dal 23 al 25 giugno (senza citare regate ed eventi velici).

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Tra i match più avvincenti che ricorderemo di questo Rolex Masters monegasco sicuramente quello di  emozionantissimo e giocato sul filo del rasoio tra Nole e il belga Goffin, che ha dato del gran filo da torcere al serbo ex n°1 del mondo. “La più grande vittoria della mia carriera” ha detto a caldo il giovane Goffin.

A fine torneo abbiamo chiesto le impressioni a chi questo grande evento sempre ‘sold-out’ e affollatissimo di pubblico, soprattutto italiano, lo conosce bene. Qual é la magia di questo evento monegasco, il suo successo e perché attira almeno fino 8-9mila appassionati solo italiani ogni giorno (un trend in crescita)?

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Laura Guidobaldi, giornalista italiana originaria di Monfalcone e insegnante all’università di Aix An Provence, da 5 anni segue questo grande appuntamento internazionale (e altri importanti nel mondo) per portale on line di tennis italiano “UbiTennis” di Ublado Scanagatta.

Intanto quali sono le tue impressioni per questa edizione 2017?

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Un’edizione caratterizzata da un tempo splendido: ci sono state giornate gradevolissime con temperature quasi estive, il cielo terso. Il clima é stato ideale per giocare e penso anche che i giocatori abbiano apprezzato, cosi’ come il pubblico. So che Zeljko Franulovic (direttore del torneo ndr) qualche giorno fa ha detto che non ha mai visto un’affluenza cosi’ importante come quella di quest’anno.

Cosa ti ha sorpreso?

Sicuramente l’uscita di scena Andy Murray il numero 1 del mondo e Djokovic. L’avanzata dei giovani come Luca Pouille 23 anni, é il 17 nel mondo, é un po’ la stella nascente del firmamento del tennis attuale. E la corsa di Nadal per il 10° titolo.

Tu che giri fra i più grandi tornei del mondo, quello di Monaco si ha la sensazione che sia un po’ il preferito, anche dalla stampa internazionale. E’ cosi’? e perché ?

Innanziatutto é privilegiato per l’ubicazione, un posto da sogno. Il centrale é uno dei campi più belli del mondo perché é vicino al mare, questo cristallino della Costa Azzurra. Sullo sfondo con lo sguardo incotriamo ‘A’ uno dei più lussuosi e grandi Yacht in tutto il mondo, é palcoscenico del jet-set. Ma soprattutto é davvero una simbiosi tra clima con temperature estive, una vegetazione lussureggiante, la mare, la terra rossa dei campi. E poi l’accoglienza che da parte degli organizzatori é straordinaria e che culmina con la serata di gala del tennis allo sporting, dedicata proprio alla stampa. E’ un’atmosfera piacevole dove il tennis é al centro di tutto questo ovviamente, ma che si mescola anche con un certo clima vacanziero e dolcezza della French Riviera.

 

 

-E’ il mio torneo “obbligatorio” più di Wimbledon e Roland Garros  – sottolinea un altro veterano del giornalismo di settore e di questo torneo, Enrico Milani inviato per ‘Formula Tennis’ dal 2011.

In che senso?

-Per quadro, l’ambiente, le persone gentilissime e l’attenzione verso i media e la facilità di approcciare i giocatori. Non c’é questa attenzione da nessuna altra parte. E poi essendo non un combined é più facile seguire i match, a Roma si finisce almeno all’una di notte. E non ti dico il freddo. I giocatori si lamentano per questo. La sessione notturna del centrale é memorabile per il freddo che fa. In tribuna bisogna vestirsi da sci

Lo hai definito un torneo ‘praticamente’ italiano. In che senso?

Montecarlo, da Milano e da Torino e anche da tutta la Toscana, é il più facilmente raggiungibile rispetto Roma. Quindi per tutta l’Italia del nord Monaco é considerato il ‘secondo Master 1000 italiano’. Adesso la Federazione sta cercando di dare più spazio alla capitale da tutta Italia attivando treni speciali con la Freccia Rossa e la Freccia del Sud che arriva a Roma. Ma spesso non si riesce, data la complessità logisitica di Roma a risolvere l’afflusso dei tifosi. Roland Garros e Wimbledon hanno una stazione della metro vicina. Roma non ha niente. Ottaviano é la più vicina ma si sevono fare 3km a piedi. Gli italiani dalla toscana e da Milano vengono tutti a Monte-Carlo –

Per gli amanti dei VIP: Tra i tifosi VIP che abbiamo intravisto al torneo monegasco non é mancato ‘Er Pupone’ Totti sempre presentissimo sulle scene monegasche assieme a Nainggolan.