All’epoca dei primi computer, Vasarely propone il suo Plastic Alphabet ereditato dal Bauhaus, brevettato nel 1959, combinando forme semplici con colori primari e una geometria binaria cerchio/quadrato, per sviluppare un linguaggio plastico basato su algoritmi.
La sua ricerca prefigurava quella che poi si sarebbe chiamata Computer Art, ma anche le tecnologie ormai integrate nella nostra quotidianità, come la realtà aumentata e il 4D, applicati nel cinema, nei giochi virtuali e nell’arte.
L’Espace Culturel Lympia di Nizza propone, fino al 22 ottobre 2023, la mostra “Vasarely d’un art programmatique au numérique“.
La prima mostra su Vasarely organizzata a Nizza si propone di far conoscere un insieme di studi, dipinti e multipli che testimoniano il suo incrollabile desiderio di produrre e condividere un’arte destinata a un numero sempre maggiore di persone.
Sei artisti digitali contemporanei (Daniel Canogar, Miguel Chevalier, Pascal Dombis, Dominique Pétrin, Sabrina Ratté e Flavien Théry) sono stati invitati a far dialogare le loro opere con quelle di Vasarely.
L’obbiettivo e quello di mostrare la vivacità della ricerca plastica e tecnologica da lui avviata oltre settant’anni fa.
La mostra e il suo catalogo sono stati realizzati in collaborazione con la Fondazione Vasarely e con il sostegno della Fondazione Gruppo Renault.
Situata ad Aix-en-Provence, nel Centro Architettonico classificato come Monumento Storico, la Fondazione è un sito culturale essenziale nella regione PACA, che beneficia dal 2020 della designazione “Musée de France” e riconosciuta a livello internazionale.