Prende il via oggi al museo Jean Cocteau collection Séverin Wunderman di Mentone una nuova esposizione nello spazio dedicato alle mostre temporanee. “Démarche d’un poète” la mostra che é stata allestita nello scorso autunno inoltrato, si arrichisce proprio a partire con oggi di una nuova sequenza di opere dedicate al mito mediterraneo per eccellenza: il toro. La mostra é frutto di un lavoro ‘a quattro mani’ dato che si potranno vedere opere di Cocteau, Clergue, Moretti e Magnan.
Introdotto da Picasso alle arene di Arles e Nîmes, Cocteau rimase subito affascinato dal mondo dei toreri e dei gitani. Durante un viaggio in Spagna scopre Barcellona, Granada, Siviglia luoghi che lo ispireranno anche a scrivere ‘La Corrida du 1er Mai’ e il ‘Cérémonial espagnol du Phénix’.
Jean Cocteau, vede il Mediterraneo come una sola e stessa entità, uno spazio nel quale per l’animo dell’artista “non esistono frontiere” ed in questo ‘teatro’ lega naturalmente lo spettacolo della corrida à un atro mito: quello di Minosse. E facendo riferimento allo scontro di Teseo e il Minotauro, il poeta risale alle origini antiche di questa tragedia.
La sequenza che forma questa nuova esposizione é caratterizzata da un certo ritmo: scene di flamenco in cui i ballerini mimano i combattimenti con il toro e che si alternano alle « improvvisazioni cromatiche ». Il tema della danza e della vitalità qui sono ricorrenti, in un percorso che invita a scoprire la mitica figura del ‘toro’.
Le tecniche racchiuse in questa nuova mostra sono differenti ed alternate: dal disegno alla litografia, dai libri illustrati agli arazzi. In questo percorso si impone una volta di più una cadenza propria delle evocazioni contemporanee e nate in altri tempi. Le fotografie di Lucien Clergue, l’amico che qui conduce Cocteau fra i gitani, si alternano in questo omaggio ‘a 4 mani’ dedicato al Mediterraneo.
In tutto si potranno vedere una cinquantina di nuove opere parte della collezione del museo: disegni, litografie, fotografie, ceramiche, che illustreranno i temi cari a Jean Cocteau e che l’artista ha sviluppato nell’ultima parte della sua carriera, a partire dal 1950. Il prestito di tre ceramiche di Jean Cocteau da parte di una galleria di Cannes, completano questo nuovo percorso. La mostra, di cui commissaria é Françoise Leonelli vuole essere anche un omaggio ad alcuni degli amici di Cocteau: Lucien Clergue, Raymond Moretti e Jean-Marie Magnan ed alle creazioni condivise.
La nuova mostra ‘Toro Gitan, Flamenco’ prende il via oggi nello spazio temporaneo del Museo Cocteau di Mentone e sarà visabile tutti i giorni alle 10.00 alle 18.00 (tranne i martedi’ ed il 1° maggio). Tariffe: in coppia con la mostra principale « Démarche d’un poète » e il Bastione 8 euro, ridotta 6 euro. Per visitare solo la mostra « Toro, Gitan, flamenco » : 5 euro o 3,75 euro ridotta. Il Musée Jean Cocteau collection Séverin Wunderman é a Mentone in quai de Monléon infoline +33 4 89 81 52 50 sito internet www.museecocteaumenton.fr