Nei giorni scorsi é stata siglata una nuova partnership tra IUM – Université Internationale de Monaco, l’associazione Monaco Impact ed il Museo Oceanografico. E’ proprio nella cornice di quest’ultimo infatti che si é svolta la cerimonia della firma di un accordo volto a rafforzare, nell’ottica di una sempre più viva collaborazione fra i grandi protagonisti del Principato, sensibilizzare e coinvolgere le giovani generazioni sui temi ambientali e in particolare per la protezione degli oceani. Protagonisti in questa occasione sono stati alcuni studenti della IUM – la business school monegasca – che alla fine dell’anno scolastico saranno « il motore » di un progetto pedagogico 2.0 e che vuole proporre soluzioni innovative e nuovi strumenti di mediazione servendosi anche del web. Ma in che modo? Come incitare, stimolare il pubblico nel proteggere il patrimonio marino ? Come impegnare le persone a sviluppare una più importante conoscenza degli oceani ? E come si incoraggiano le azioni di tutti i giorni, anche quelle più semplici e quotidiane? A rispondere a queste domande saranno 50 studenti della IUM (tra Master e Bachelor) che nei prossimi mesi si riuniranno e rifletteranno su questi temi urgenti, suddivisi in diversi gruppi di lavoro.
-Questa partnership si inserisce perfettamente nella mission dell’Università Internazionale di Monaco – spiega Jean-Philippe Muller, direttore della IUM – che é quella di formare manager e imprenditori « responsabli » impegnati nell’innovazione e nello sviluppo sostenibile contribuendo in quest’ambito alla fama stessa di Monaco-
Il programma parte adesso e prevede l’approfondita scoperta e analisi del mondo marino e il primo approccio alle problematiche ambientali. Tra dicembre e febbraio sarà la volta del benchmark, con studi di mercato, sondaggi e prenderà il via un questionario per capire come vengono percepiti gli oceani dai più giovani. In primavera saranno elaborate diverse strategie e a maggio partiranno i progetti veri e propri.
Numerose saranno le sedute di lavoro e gli icontri condotti da una ventina di studenti « piloti » che partecipano al progetto assieme alle equipe del Museo Oceanografico, assieme lavoreranno soprattutto per evidenziare le problematiche su cui concentrarsi. Prevista nel programma anche una “immersione” nel mondo marino, con una visita privata dello stabilimento e del suo affascinante «dietro le quinte».
-Abbiamo bisogno di nuove generazioni per pensare ‘out of the box’, perché orientino le nostre certezza – afferma il direttore dell’istituto e del Museo e dell’Istituto Oceanografico Robert Calcagno – la missione di mediazione che prosegue l’Istituto Oceanografico deve arricchirsi di nuove visioni. Sono convinto che questo esercizio pedagogico sia un formidabile mezzo che crea audacia, impegno e azione tra i giovani. E’ molto importante per un museo come il nostro di guardare avanti ed essere precorritori dei tempi. Oggi ci poniamo le domande su come riflettere a tutte le conseguenze delle evoluzioni della nostra società, le nuove tecnologie, per pensare davvero al Museo del XXI secolo e soprattutto a questo ruolo del “softpower” di potenza, nè politica, nè economica ma culturale: per fare evolvere la società, avere una migliore comprensione e protezione degli oceani. Oggi, noi vi riflettiamo certo, abbiamo l’esperienza, quella della nostra età oltre ad avere la saggezza. Ma c’é bisogno anche di creatività e perché no, un po’ di follia per immaginare nuove vie, sviluppare piste che potrebbero forse essere il futuro di questo museo nel XXI o XXII secolo –
Assieme a IUM e Museo Oceanografico, in prima linea anche Monaco Impact : l’associazione che vuole promuovere l’immagine del Principato come centro mondiale della filantropia e impegnato nelle azioni di forte impatto sociale che contribuiscono concretamente all’immagine positiva di Monaco. Per l’occasione é intervenuto il presidente dell’associazione Peter Kütemann, che ha espresso il suo entusiasmo per un’azione che vuole -Promuovere lo spirito di impresa, di mentorship rivolti ai giovani imprenditori al fine di accompagnarli in una visione globale dei problemi sociali e ambientali. E siamo felici di poter premiare il migliore progetto e sostenerlo –
Per questa iniziativa sono stati creati gli hashtag #OceanoMonacoCampus e #OceanoMonacoIUM