L’Ospedale universitario di Nizza e l’Université Côte d’Azur, assieme con altri partners, potrebbero essere selezionati dall’Agenzia nazionale francese per la ricerca (ANR) per la creazione di un Istituto Ospedaliero Universitario (IHU) a Nizza.
Si tratterebbe di un nuovo polo di eccellenza, incentrato sul rapporto tra salute respiratoria, ambiente e invecchiamento, destinato a nascere a Nizza se, all’inizio di febbraio, la domanda risulterà prescelta da una giuria internazionale.
Obiettivo del progetto é quella di mettere a punto un sistema per combattere al meglio le malattie respiratorie presenti sul territorio, tenuto conto del contesto generale ambientale il cui degrado sta accelerando a causa del riscaldamento globale, dell’inquinamento atmosferico e degli allergeni.
L’Istituto ospedaliero universitario dovrà contrastare le malattie respiratorie presenti sul territorio e proporre un modello orientato nel medio periodo allo sviluppo di sistemi di prevenzione, sorveglianza e gestione precoce volti a contenere l’impatto di queste malattie sul sistema sanitario.
Il progetto, chiamato RepirERA, se andrà a buon fine, sarà guidato dal professor Paul Hofman, uno degli scopritori di un test di diagnosi precoce per il cancro del polmone e capo del laboratorio di patologia clinica e sperimentale presso l’Ospedale universitario di Nizza, dal professor Charles-Hugo Marquette, pneumologo e oncologo presso l’Ospedale universitario di Nizza con la partecipazione di più di cento ricercatori dell’Université Côte d’Azur e medici del CHU.
Questo il commento del Sindaco di Nizza Christian Estrosi: “Il cambiamento climatico è una delle principali sfide per la salute pubblica. Il nostro ecosistema è un laboratorio unico che ci permette di proiettarci sull’impatto delle malattie sulle popolazioni in Francia e in Europa nei prossimi dieci anni dato il profilo demografico.
Nice è fortemente mobilitata sul tema dell’ambiente sano grazie ad azioni collegiali a favore dell’invecchiare bene.
Abbiamo molte possibilità di ottenere questo riconoscimento grazie a infrastrutture biotecnologiche riconosciute in tutta Europa: biobanca accreditata a livello internazionale, imaging digitale, piattaforma di biopsia liquida”.