Mentre il Comune, addobbato sia pure con sobrietà, precisa che il milione di euro speso per l’illuminazione natalizia è totalmente a carico della città (a differenza di Parigi e Strasburgo dove le spese sono coperte per metà da commercianti e associazioni di categoria), e la Prefettura interviene – anche sui social – per dare consigli su come evitare incendi degli Alberi – innaffiare quotidianamente quelli veri per evitare che secchino; verificare che quelli artificiali siano ignifughi e che le luci siano in ogni caso omologate; non posizionarli vicino a fonti di calore e, in ogni caso, non utilizzare candele per illuminarli – A Nizza continuano le iniziative per questo Natale 2016.
Sulla Promenade des Anglais – nel punto esatto dove il 14 luglio scorso il camion killer provocò morti e feriti, tra cui molti bambini – un Babbo gigante guarda le finestre dell’edificio di fronte. Si tratta dell’ospedale Lenval dove tanti piccoli ricoverati, dalle loro stanze, possono così idealmente partecipare ai festeggiamenti tipici di questo periodo dell’anno, in attesa della guarigione. E’ l’unica decorazione presente sulla Passeggiata che, fino alla celebrazione del primo anniversario della strage, non avrà addobbi né ospiterà manifestazioni.
Il ricordo delle vittime è ancora vivo in tutti i nizzardi che ogni giorno, in centinaia, rendono omaggio alla loro memoria lasciando fiori e lettere vicino al grande cuore posizionato a fianco del kiosque à musique nel Jardin Albert 1er, proprio alle spalle del Villaggio di Natale in Promenade du Paillon, un cuore colorato e illuminato, simbolo di amore, pace e serenità.
L’allestimento brilla anche di un’altra luce. Quella degli igloo che, all’arrivo del buio, si illuminano di suggestivi colori che, complici abeti e neve, riportano ai paesaggi del Nord deserti e silenziosi.
Il messaggio centrale del Natale, però, è quello di un Bambino nato in una grotta e deposto in una mangiatoia. Una storia raccontata dal centinaio di presepi proveniente da tutto il mondo, esposto nel chiosco del Monastero di Cimiez. Realizzati con stili e materiali differenti, diventano un modo per dialogare tra culture e linguaggi diversi. Colori e profumi di Natale anche tra le bancarelle del mercato dei fiori di Cours Saleya che propongono – oltre a tradizionali ‘stelle’ e ‘sapin’ – anche agrifoglio, vischio e altre piante per gli addobbi di queste feste.