Il terrorismo colpisce ancora l’Europa. Lo fa pochi giorni prima di Natale, “guidando” un tir assassino nei mercatini più famosi della Germania. Così come era stato nel cuore dell’estate in occasione di una delle ricorrenze più importanti per i francesi.
L’Europa si ferma ancora una volta, piange, torna ad avere paura ma non si piega e, più forte dell’Isis, si conferma la solidarietà. Ancora una volta siamo tutti lo stesso popolo. Anche nei gesti simbolici e, infatti, il Municipio di Nizza rende omaggio alle vittime di Berlino esponendo le bandiere tedesche. Anche i cittadini partecipano al dramma del popolo tedesco esprimendo il cordoglio su Twitter.
Intanto si rafforzano le misure di sicurezza. Assemblée Nationale e Senato hanno prorogato fino al 15 luglio 2017 lo stato d’emergenza per coprire tutto il periodo delle elezioni presidenziali e politiche. Per la Francia si tratta del più lungo periodo mai conosciuto (20 mesi) da quando questo speciale dispositivo di legge fu creato durante la guerra d’Algeria.
Bruno Le Roux, ministro dell’Interno, ribadisce che “la minaccia è forte”, ricordando che “nel 2013 fu sventato un attentato, nel 2016 ben 17”.
Sempre in tema di sicurezza, partita nel dipartimento delle Alpi Marittime l’operazione ‘vacanze tranquille’. Scaricando dal sito il modello è possibile comunicare a Polizia e Gendarmeria la propria assenza da casa.
Le forze dell’ordine provvedono, gratuitamente, a monitorare durante gli spostamenti anche l’abitazione segnalata. Dal primo gennaio, per i francesi, poi, guidare un’auto con i vetri oscurati potrebbe costare molto caro: 135 euro di multa e 3 punti della patente. Lo prevede la legge che vieta l’installazione di quelli che non consentono una capacità di trasparenza di almeno il 70 per cento. La percentuale effettiva è accertata durante la revisione o le verifiche tecniche; la polizia, invece, può intervenire anche senza particolari strumenti.