In questo periodo, il Governo del Principe ha mobilitato 74,1 milioni di euro in Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) per sostenere la lotta contro la povertà.
Con 637 euro all’anno per abitante, Monaco si conferma tra i Paesi più solidali al mondo, un vero e proprio “piccolo Paese dal grande cuore”, come lo definì nel 2013 il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.
Concentrando il proprio intervento in 12 Paesi distribuiti in 3 regioni*, la Cooperazione monegasca focalizza l’aiuto per aumentare l’impatto delle azioni intraprese. Oltre il 75% dell’APS è stato destinato a otto Paesi tra i meno avanzati (PMA), in linea con gli obiettivi delle Nazioni Unite.
Con un terzo delle risorse impegnate e 2,4 milioni di beneficiari, la salute rimane il principale ambito d’intervento della Cooperazione monegasca. Il sostegno ha permesso di rafforzare le competenze degli operatori sanitari e di contribuire alla riduzione della mortalità tra donne, bambini e adolescenti.
Le iniziative per rafforzare la sicurezza alimentare e nutrizionale hanno raggiunto mezzo milione di beneficiari diretti, puntando in particolare sull’agricoltura sostenibile e sul programma “Alimentazione scolastica”, che promuove l’istituzione di mense nelle scuole.
I progetti nel campo dell’educazione e della protezione dell’infanzia hanno coinvolto 500.000 persone, con un’attenzione particolare all’istruzione delle bambine.
Il sostegno all’accesso a un lavoro dignitoso ha consentito a quasi 100.000 persone di essere accompagnate nel percorso di autonomia economica, attraverso il rafforzamento dell’occupabilità, della formazione professionale e dell’imprenditoria, in particolare per donne e giovani.
In tutte le azioni, il focus è rimasto sulle categorie più vulnerabili – bambini, donne e ragazze, persone con disabilità, sfollati e rifugiati.
La tutela dell’ambiente e delle sue risorse è stata inoltre considerata attraverso un approccio orientato a progetti sostenibili.
Infine, il periodo è stato segnato da un contesto inedito di crisi dovute al cambiamento climatico, ai conflitti e ai disastri naturali.
Il Principato ha risposto a 53 appelli d’emergenza delle Nazioni Unite o di ONG internazionali.