Pubblicato il 17 Maggio 2023 da Redazione in Uncategorized

Costa Azzurra: il boom turistico è un bene ?

La risposte é diversa a seconda di chi la fornisce: rassicurante da parte del mondo imprenditoriale, preoccupata quella delle associazioni del territorio
Condividi Notizie:
Immagine Costa Azzurra: il boom turistico è un bene ?

Uno sguardo generale

Ma è proprio tutto rose e fiori? Occorre felicitarsi per il boom turistico che la Costa Azzurra sta vivendo in questi mesi o interrogarsi su quale futuro si vuole?

Il dibattito è aperto e molti organi di stampa, con in testa Nice Matin, s’interrogano sul domani.

Intanto gli hotel già sono al top e le camere in affitto crescono, di pari passo con il loro costo.

I numeri lasciamo pochi dubbi: i pernottamenti hanno segnato in questo inizio d’anno una crescita del 31%, la spesa media per soggiorno è lievitata del 64%, così come l’accesso agli spazi museali.
Di che essere contenti: a maggio l’indice di occupazione negli hotel era del 75%, percentuale pari a quella registrata in tutto il 2022.

Si avvicinano tre grandi manifestazioni che veicoleranno a Nizza migliaia di persone.

Arriveranno infatti i mondiali di rugby per i quali sono attese 140 mila persone con 80 milioni di ricadute, il mondiale Ironman con 20 mila persone e 22,5 milioni di euro di ricaduta e la Hopman Cup di tennis, sempre con 20 mila persone attese e 31 milioni di euro di benefit.

Arrivano i problemi

Tutto per il meglio, dunque, non fosse che i prezzi lievitano, chi cerca un alloggio in affitto per abitare non trova più nulla non solo in centro e l’inquinamento cresce di pari passo con l’aumento dei voli e la crescita del traffico veicolare.
La domanda che molti si pongono e che è oggetto di valutazione è questa: non si rischia che il turismo vada in crisi per eccesso di presenze?

Quali misure vanno intraprese, ci si domanda, di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici: ogni francese consuma in media 150 litri d’acqua il giorno, cifra che cresce a 230 per gli abitanti della Costa Azzurra e raggiunge i 380 quando si prendono in considerazione i soli turisti.

E non è l’unico problema da affrontare: la crescita del costo della vita e la difficoltà estrema a trovare un alloggio da affittare per viverci fanno il resto e spingono “fuori città” chi vuole abitare e non solo soggiornare.

Ed ecco arrivare le diverse soluzioni

Le risposte a questi interrogativi sono diverse a seconda di chi le fornisce: rassicuranti e di impegno a migliorare l’offerta da parte del mondo imprenditoriale, preoccupate quelle delle associazioni del territorio.

Intanto le prime misure sono state adottate: stop alle campagne pubblicitarie nella stagione estiva, quando il tutto esaurito rende complicato, in ogni caso, crescere ancora e invito alla destagionalizzazione. Paletti agli affitti turistici degli alloggi e dinieghi alle richieste di nuove autorizzazioni: il comune è in prima linea per contrastare il fenomeno.

Basterà: sarà il futuro a dirlo, anche se le decisioni vanno prese ora, mentre i proventi fioccano e il più grande problema è quello di reperire il personale che manca.
Per tutti è il momento della responsabilità e della lungimiranza.

 

Visita La nostra Pagina Instagram

Leggi Altri Articoli