Pubblicato il 9 Settembre 2024 da Redazione in Eventi, Monaco

Théâtre Princesse Grace – Spettacolo Monaco Veloce – Luciano Chessa e The Orchestra of Futurist Noise Intoners

Una introduzione al Futurismo e all'arte sonora sarà proposta alle 19:00 nel bar-foyer del teatro.
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Immagine Théâtre Princesse Grace – Spettacolo Monaco Veloce – Luciano Chessa e The Orchestra of Futurist Noise Intoners

Immaginata dal compositore, musicista e artista plastico italo-americano Luciano Chessa, Monaco Veloce è una riflessione sulla velocità in cui movimento, arte visiva e arte sonora si fondono. Conclude un anno di residenza negli Ateliers d’Artistes del Quai Antoine 1er.

La scenografia di questa performance – inizialmente presentata sotto forma di installazione “fuori le mura” durante la fiera artmonte-carlo lo scorso 6 luglio – è ispirata ai decori di Giacomo Balla per la produzione di Feu d’Artifice di Stravinsky da parte di Serge Diaghilev nel 1917. L’opera di Chessa riprende due elementi chiave: le caratteristiche forme appuntite, che evocano dinamismo e velocità, e l’idea di una scenografia che non sia solo uno sfondo, ma costituisca, di per sé, un’azione scenica.

Queste linee centrifughe sono bilanciate da una struttura immanente: la forma sinuosa del circuito del Gran Premio di Monaco, con le sue curve continue, intense e liberatorie; la sua ripetizione a loop che induce la trance e la sua storia di velocità, adrenalina, pericolo e morte. Un eco alla fascinazione dei Futuristi per l’automobile e per l’estetica della macchina…

Chessa utilizza i suoni delle auto da corsa raccolti durante il Gran Premio Storico, il Gran Premio di Formula 1 e l’E-Prix, per costruire un paesaggio sonoro evolutivo la cui traiettoria va dai ruggiti dei motori degli anni ’30 fino ai lamenti dei motori ibridi delle Formula 1, passando per i suoni misteriosi e futuristici dei veicoli elettrici contemporanei. Questo sfondo sonoro interagisce con gli strumenti dell’Orchestra of Futurist Noise Intoners. Questo ensemble è nato da una commissione all’artista nel 2009 da parte della Performa Biennale di New York, per la quale Chessa ha ricostruito gli “Intonarumori”, creati nel 1913 dal pittore e compositore futurista Luigi Russolo, considerati gli antenati degli strumenti elettronici moderni.

Nel corso delle esibizioni di questo ensemble, Luciano Chessa commissiona a musicisti e performer nuovi pezzi e partiture, continuando così ad arricchire il suo repertorio, andando oltre una semplice testimonianza storica.

LUCIANO CHESSA

Performance photos – Luciano Chessa

Luciano Chessa è compositore, artista audiovisivo e performativo, e storico della musica. Le composizioni di Chessa includono A Heavenly Act, un’opera commissionata dal Museo d’Arte Moderna di San Francisco, con un video originale di Kalup Linzy; Piombo, un pezzo per violoncello a 2 archetti scritto per Frances-Marie Uitti e commissionato da MAGAZZINO Italian Art di New York, e l’opera Cena oltranzista nel castelletto al lago, un’opera che fonde teatro sperimentale e reality show che ha richiesto più di 55 ore di digiuno, commissionata dal Festival TRANSART e dal MUSEION, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano. Chessa ha ricevuto diverse commissioni dalla Performa Biennale e ha presentato, nel 2014, tre eventi al Museo Solomon R. Guggenheim nell’ambito della mostra Futurismo Italiano, 1909-1944: Ricostruire l’Universo. Il lavoro di Chessa è apparso più volte su riviste come Artforum, Flash Art, Art in America e Frieze, ed è stato presentato nelle edizioni italiane di Marie Claire e Vogue Italia. Ha collaborato con artisti come Mike Kelley, Kalup Linzy, Ugo Rondinone, Tarik Kiswanson, Chris Newman e Jacopo Benassi; ha anche presentato le sue opere in musei come il Getty Museum di Los Angeles, il Cleveland Museum of Art, il Berkeley Art Museum, MONA in Tasmania e il MART di Rovereto. È stato artista in residenza a Civitella Ranieri, Lucas Artists Residency a Villa Montalvo, alla Fondazione Emily Harvey a Venezia, alla Harrison House a Joshua Tree, alla Tavioni Art Gallery e Vanganga ad Avarua, Rarotonga (Isole Cook). Attualmente è ospite in residenza presso la Direzione degli Affari Culturali del Governo del Principe, in uno degli atelier del Quai Antoine 1er.