Concerto eccezionale di JB Moundélé Quartet a La Note Bleue di Monaco il 3 aprile. Questa straordinaria performance cattura l’essenza del vissuto africano di JB Moundélé, un musicista che continua a passare diversi mesi all’anno immerso nelle radici della sua cultura.
Nota soprattutto come sassofonista del rinomato Tiken Jah Fakoly, figura imprescindibile nel panorama del reggae ivoriano, JB Moundélé ha sapientemente intrecciato le sue composizioni in un universo sonoro che richiama il grande John Coltrane, creando così un ponte tra la musica tradizionale africana e l’universalità della musica jazz.
L’utilizzo del suono acustico, insieme all’istinto e alla spontaneità che caratterizzano le sessioni musicali nella vibrante atmosfera di Bamako o Kinshasa, conferisce a quest’opera un fascino unico e coinvolgente.
Attraverso il tema “Afrotrane”, JB Moundélé e il suo quartetto offrono al pubblico un magnifico condensato di tutte queste influenze, trasportando gli spettatori in un viaggio sonoro che celebra la ricchezza e la diversità delle tradizioni musicali africane, mescolate con il potente linguaggio del jazz contemporaneo.
1. Le origini della musica jazz sono da ricercare intorno agli anni ‘20 tra la popolazione afroamericana che lavorava, all’epoca, in schiavitù. Mentre lavoravano erano soliti infatti levare canti chiamati Work Song e, nel tempo libero, si riunivano nelle piazze proprio per ballare, pregare e cantare.
2. Uno dei centri nevralgici della musica jazz è senza dubbio la città di New Orleans, porto commerciale della Louisiana. Qui, in questo luogo considerato come un crocevia di popoli e culture, questo genere musicale inizia a contaminarsi con altri generi e a venir suonata praticamente in tutti gli eventi della comunità.
3. Il nome jazz ha un’origine incerta. Alcune recenti testimonianze vedono l’etimologia della parola legata al termine francese “jasser” che significa chiacchierare, fare fracasso. Del resto, nel 1918 la musica jazz veniva considerata come sgradevole e cacofonica. Altra teoria vede invece l’origine del termine legato alla parola “Jar” che significa vaso: del resto i musicisti jazz, all’inizio, usavano giare o barattoli rovesciati per suonare.
4. Una delle caratteristiche del jazz è l’improvvisazione. Questo genere musicale infatti parte con un tema sonoro principale e una linea che viene poi ripresa dagli altri strumenti e musicisti che lo arricchiscono.