La tappa finale dell’itinerario dell’esposizione-evento politica di Chagall è Il Grido della Libertà: la sua presentazione al Museo Nazionale Marc Chagall offre al pubblico l’eccezionale opportunità di scoprire una lettura inedita dell’opera di Marc Chagall e di vedere opere prestigiose esposte esclusivamente a Nizza, come Purim, Exodus o Il Cavallo Rosso.
Presentata all’interno del museo concepito da Marc Chagall, che ospita le 17 grandi tele del Messaggio Biblico, l’esposizione offre una nuova luce, più politica, a questo ciclo pittorico portatore di un messaggio universale. Supportata da ricerche recenti su una vasta gamma di documenti inediti provenienti dagli archivi dell’artista, l’esposizione propone un percorso cronobiografico presentato sotto il nuovo angolo dell’impegno politico di Chagall, riunendo numerosi capolavori da scoprire grazie a notevoli prestiti nazionali e internazionali.
Un prestito eccezionale dal Museo di Filadelfia a Nizza, il dipinto Purim (1916-1917) occupa un posto importante nel percorso dell’esposizione: era stato esposto in Germania dai nazisti nel 1937 come esempio di arte degenerata. Il Rabbino in bianco e nero o Ebreo in preghiera (1923), prestato dall’Art Institute di Chicago, sarà ammirato accanto a Solitudine (1933), proveniente dalle collezioni del Museo d’Arte di Tel Aviv.
L’esposizione Chagall politico, Il grido della libertà, beneficia anche del sostegno delle indivisioni Ida Chagall e Michel Brodsky. È accompagnata da un catalogo scientifico riccamente illustrato, che sintetizza le ricerche più recenti e riproduce numerosi capolavori e archivi inediti.
Nel corso di una vita attraversata da due guerre e un esilio, Marc Chagall è all’origine di un insieme di opere profondamente radicate nella storia del XX secolo. Figura dello spostamento e della migrazione, l’artista percorre il mondo seguendo i tormenti del secolo, dalla sua infanzia in Russia alla Francia, passando per la Germania, gli Stati Uniti e il Messico, prima di stabilirsi nel Mediterraneo. La sua arte, pervasa di profondo umanesimo, nutrito dalle sue radici ebraiche, dall’ascolto delle culture incontrate e delle esperienze vissute, si fa messaggero di un impegno incrollabile per l’uomo e i suoi diritti, per l’uguaglianza e la tolleranza tra gli esseri.
Questa esposizione è coprodotta dal Museo Nazionale Marc Chagall di Nizza, La Piscine – Museo d’arte e industria André Diligent di Roubaix (dal 7 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024) e dalla Fundación MAPFRE di Madrid (dal 2 febbraio al 5 maggio 2024).
Commissariato scientifico: Ambre Gauthier, Dott.ssa in Storia dell’Arte, responsabile del catalogo ragionato e degli Archivi Marc Chagall; Meret Meyer, Co-presidente del comitato Marc Chagall e nipote dell’artista. Commissariato a Nizza: Anne Dopffer, Conservatore generale del patrimonio, direttrice dei musei nazionali del XX secolo delle Alpi Marittime; Grégory Couderc, Responsabile scientifico delle collezioni del Museo Nazionale Marc Chagall, Nizza.