Bruno Mantovani, direttore artistico del festival, ha concepito la 41ª edizione della Primavera delle Arti di Monte-Carlo attorno alla figura centrale di Pierre Boulez, la cui nascita, che ricorre nel 2025, verrà celebrata con eventi speciali.
Il festival si svolgerà in quattro weekend, dal 12 marzo al 6 aprile, con un’apertura sinfonica il 2 marzo (in programma musiche di Mahler e Wagner) e un epilogo coreografico dal 23 al 27 aprile, con le coreografie di Balanchine, Ratmansky e Goecke.
Il 26 marzo 2025, data del centenario di Boulez, si terrà l’unico concerto del festival interamente dedicato alle sue composizioni, diretto da Bruno Mantovani. Questo evento sarà un’opportunità unica per esplorare i molteplici aspetti della personalità di Boulez: “Volevo creare un ritratto che andasse oltre l’evidenza, che catturasse la sua individualità attraverso i suoi gusti, le sue influenze, il repertorio come direttore d’orchestra, i suoi legami con gli artisti che ammirava e anche con quelli che detestava.”
Il pubblico avrà così la possibilità di riscoprire le opere che Pierre Boulez ha interpretato come direttore, come quelle di Wagner, Bruckner, Bartók, Debussy, Stravinsky, Ravel e Mahler. Inoltre, sarà possibile ascoltare la musica dei suoi mentori (Schönberg, Berg, Webern), degli amici (Berio, Ligeti, Stockhausen) e dei suoi maestri (Messiaen), nonché dei giovani compositori che ha sostenuto, come Dalbavie, Eötvös, Grisey, Maresz, Hurel, Manoury e Mantovani. Il festival offrirà anche un concerto che presenterà le opere dei suoi contemporanei (27 marzo).
Pierre Boulez era un compositore straordinario, e le sue composizioni rivelano un spirito libero e innovativo, un genio che, pur essendo profondamente radicato nel passato, ha saputo costruire il futuro della musica. Ma la sua vita è stata caratterizzata anche da una varietà incredibile di ruoli: è stato direttore d’orchestra con un repertorio sconfinato, sempre pronto ad affrontare tanto le grandi opere di Wagner quanto le composizioni di giovani talenti.
Boulez è stato anche scrittore, pedagogo, polemista, fondatore e direttore di istituzioni, e ha svolto un importante ruolo di divulgatore della musica più esigente.
“Boulez è stato un artista di eccezionale versatilità in tutti i suoi campi” afferma Paul Klee, meglio di qualsiasi storico dell’arte. “Era ispirato dall’incontro con i grandi creatori del suo tempo, come Francis Bacon, le cui opere saranno presenti in questa edizione della Primavera delle Arti, grazie alla collaborazione con la Francis Bacon MB Art Foundation e il suo presidente Majid Boustany.”