Saldi Estivi 2025: si parte!
Dalle ore 8 di mercoledì 25 giugno fino a martedì 22 luglio 2025, la Francia si tuffa ufficialmente nella stagione dei saldi estivi. È il momento più atteso da appassionati di shopping e cacciatori di occasioni, con ribassi che coinvolgono abbigliamento, accessori, tecnologia e molto altro.
Come ogni anno, il calendario nazionale fissa l’inizio all’ultimo mercoledì di giugno, salvo che cada oltre il 28: in tal caso, si anticipa al penultimo. Ma attenzione: alcune regioni seguono un percorso differente. In Corsica, ad esempio, i saldi inizieranno il 9 luglio e si concluderanno il 5 agosto.
Anche online si applicano le stesse regole
Le offerte non riguardano solo i negozi fisici: anche le piattaforme di e-commerce sono tenute a rispettare le stesse date e condizioni. Che il venditore abbia sede a Parigi o operi solo online, le norme restano identiche.
Saldi sì, ma con trasparenza
Non tutti i prodotti possono essere messi in saldo. Gli articoli scontati devono essere stati in vendita – e regolarmente fatturati – da almeno un mese prima dell’inizio ufficiale. È vietato proporre nuovi prodotti “fittizi” solo per attirare clienti durante i saldi.
La chiarezza è fondamentale: i prodotti in promozione devono essere facilmente distinguibili da quelli a prezzo pieno, con etichette leggibili e esposizione separata. Lo sconto dichiarato deve corrispondere a un prezzo di riferimento reale, come il prezzo più basso applicato nel mese precedente o quello consigliato dal produttore. Gonfiare i prezzi prima dei saldi per simulare sconti più alti è illegale.
Comunicazione e sanzioni
Anche la pubblicità deve rispettare la normativa: ogni messaggio promozionale deve indicare con precisione la data di inizio dei saldi e specificare se gli sconti riguardano tutto l’assortimento o solo una parte. In caso di violazioni, le sanzioni possono raggiungere i 1.500 euro.
In sintesi:
I saldi estivi 2025 sono un’opportunità per risparmiare, ma anche un momento in cui le regole vanno rispettate da tutti: commercianti, piattaforme online e consumatori. Perché un buon affare è tale solo se è anche trasparente e legale.