Pubblicato il 4 Novembre 2025 da Redazione in Attualità, Attualità a Monaco, Monaco

Monaco: l’IMSEE rinnova lo studio sulle disparità salariali tra uomini e donne

Il nuovo rapporto 2024 mostra un progresso significativo verso l’equità retributiva, con un calo sensibile del divario salariale, soprattutto nel settore privato.
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Immagine Monaco: l’IMSEE rinnova lo studio sulle disparità salariali tra uomini e donne

L’Institut Monégasque de la Statistique et des Études Économiques (IMSEE) ha pubblicato una nuova analisi sulle differenze di retribuzione tra donne e uomini a Monaco nel 2024, proseguendo il lavoro avviato con la prima edizione del 2019, richiesta dal Comitato per la promozione e la protezione dei diritti delle donne.

L’istituto ha riconfermato la metodologia utilizzata nel primo studio, basandosi sui dati forniti dalle Caisses Sociales de Monaco per i dipendenti del settore privato, e integrando le informazioni relative al settore pubblico grazie alla collaborazione con la Direzione delle Risorse Umane e della Formazione della Funzione Pubblica.

Nel settore pubblico, la retribuzione media indicizzata delle donne risulta superiore del 2,4% rispetto a quella degli uomini, contro lo 0,7% registrato nel 2019. Inoltre, la presenza femminile nei ruoli più qualificati ha raggiunto quasi la parità, con il 49,1% di donne (rispetto al 47% nel 2019). Tuttavia, analizzando le diverse categorie professionali (A, B, C), gli uomini continuano a percepire indici medi più alti, anche se tali differenze tendono a ridursi negli ultimi anni.

Nel settore privato, il divario resta più marcato ma in netto miglioramento: nel 2024, il salario mensile medio degli uomini è superiore del 18,6% rispetto a quello delle donne, contro il 28,5% del 2019.
Per quanto riguarda il salario orario, utilizzato per tenere conto delle differenze nei tempi di lavoro, il gap si riduce al 16,4% (contro il 20,9% del 2019), pari a 5,10 euro in più all’ora percepiti dagli uomini.

Tuttavia, queste differenze medie possono essere influenzate da redditi maschili particolarmente elevati. Se si considera il salario mediano, infatti, la disparità quasi scompare: la differenza è solo dello 0,1%, ovvero 1,90 euro in più al mese per gli uomini. A titolo di confronto, nel 2023 il divario era del 6,2% in Francia e dell’11,5% nei paesi OCSE.

Oltre alla fotografia del 2024, l’IMSEE ha analizzato anche l’evoluzione nel tempo delle disparità salariali. I risultati mostrano che il divario nel settore privato continua a ridursi, con una diminuzione di 10 punti percentuali nei salari mensili e di quasi 6 punti nei salari orari rispetto al 2012.

L’intero rapporto completo dell’IMSEE sulla misura degli scarti salariali tra uomini e donne è disponibile sul sito ufficiale 👉 www.imsee.mc