Come accennato, numerose sono state le adesioni di partecipazione a questo evento monegasco da parte dei vicini Rotary: attratti anche dalla possibilità di trascorrere una serata d’eccezione che si é svolta in presenza del Principe Alberto II. I rotariani dalle regioni confinanti di Liguria e Piemonte hanno aderito con particolare entusiasmo. Dai club ‘RC Voisins’, per dirla alla francese, si sono contati i nomi di Alois Dalmasso di Garzegna, Eraldo Luciano, Fabrizio Saglietto da Cuneo. Maurizio Foglino e Fabia Devia da Sanremo. Matteo Marzi, Daniela Gentile, Giovanni Agosta, Paolo Varon, Paolo Tonelli da Sanremo Hanbury. La più numerosa é stata la delegrazione dell’imperiese che ha contato i nomi di Emilio Varaldo, Stefano Masserini, Loris Scalambrin, Ida Aquarone e Alberto Alberti, oltre che la presidente del Rotary di Imperia, Paola Muratorio alla quale abbiamo posto qualche domanda.
Che impressione ha avuto della serata?
Si respirava un clima di armonia e grande amicizia, che sono le condizioni necessarie per promuovere e diffondere l’ideale del servizio che rappresenta il fondamento del Rotary. E sono queste le ragioni che fanno comprendere il successo dei numerosi service che hanno caratterizzato gli 80 anni di vita del Club. La serata è stata anche molto piacevole per l’equilibrio tra i momenti conviviali e quelli più ufficiali. Ho apprezzato molto anche gli intermezzi musicali per la bravura delle cantanti e degli artisti e, con un po’ di patriottismo, desidero sottolineare che si trattava del “bel canto italiano”, immagino anche in onore di Parma il cui Rotary Club è gemellato con Monaco.
Per motivi di protocollo non é stato possibile parlare con il Principe ma se ne avesse avuto la possibilità di cosa gli avrebbe parlato?
Innanzitutto per ringraziarlo per aver trascorso l’intera serata con noi. Spesso in Italia i ”politici” fanno una capatina alle conviviali e poi si allontanano prima della fine della serata. L’essere stato con noi è segno di grande considerazione del Rotary e di chi ne è socio. Dobbiamo esserne orgogliosi. E poi gli avrei detto quello che rispondo nelle domande successive.
Sono molti i legami e le possibilità che si possono sviluppare anche a livello associazionistico e che possono sfociare in qualcosa di più ampio e creare anche nuove frontiere per il business? E perché no, in occasioni per i più giovani?
Monaco e la provincia di Imperia sono vicine: Monaco manca di “territorio” e noi abbiamo tante straordinarie vallate con paesini storici di una bellezza mozzafiato ma sconosciuti. Perché non adottarne qualcuno, per creare opportunità di lavoro per i giovani che ormai stanno abbandonando questi territori? Non certo come attività assistenziale ma per creare occasioni di lavoro in ambiti in cui eccelliamo, l’agricoltura e tutta la successiva catena del cibo. I Rotary locali sarebbero ben disposti a contribuire al loro successo. Anche questo è servizio: conservare per le future generazioni le bellezze e la storia delle quali siamo ricchi. Da noi c’è il territorio, a Monaco scarseggia, da noi manca l’imprenditorialità e la capacità di fare business, Monaco ne rappresenta un’eccellenza. Perché non provare a mettere in campo le peculiarità di entrambi?
Per i futuro auspicherebbe nuovi eventi e sinergie con il Principato?
Certo sarebbe bellissimo poterci metterci attorno ad un tavolo per fare progetti comuni: Imperia è più vicina a Monaco di quanto non sia a Savona. E le proposte migliori nascono dallo scambio delle idee.
Imperia stessa potrebbe anche mettersi in luce con i monegaschi magari invitandoli a scoprire qualche curiosità? Sinergia possibile secondo lei?
Lancio il primo invito: venire con noi a riscoprire le nostre radici il prossimo 10 giugno. Appuntamento a Erli. Ci recheremo all’Arma Veirana, una grotta nella quale sono stati rinvenuti manufatti che indicano la presenza sul sito degli ultimi uomini di Neanderthal che abitarono la nostra regione. Finora erano noti depositi stratificati con resti di questo tipo umano solo in località più prossime alla costa, come ad esempio ai Balzi Rossi di Grimaldi (Ventimiglia) o nel sito di Terra Amata a Nizza (Francia), e datati tra i 200 e i 40.000 anni fa. Ci accompagnerà il prof. Fabio Negrino dell’università di Genova, uno degli otto ricercatori, che nella prima campagna di scavi del 2015 ha visto a rotazione decine di studenti delle Università di Genova, Bologna, Ferrara, Tubinga – Germania, Montreal – Canada, Denver – USA e Saint Louis – USA. I Rotary club di Imperia e Albenga stanno adoperandosi per consentire la prosecuzione degli scavi. Ma non voglio anticipare troppo, nell’auspicio che numerosi rotariani di Monaco partecipino.