Proseguendo nel nostro itinerario gastronomico, facciamo un giro panoramico in alcune delle città della Costa Azzurra, dove i ristoranti che possono vantare una o anche più stelle non mancano di certo.
Proprio al di là del nostro confine, a Mentone, al 30 avenue Aristide-Briand, lo chef argentino Mauro Colagreco dirige il “Mirazur”, con una stupenda vista – come dice la parola stessa – sul Mediterraneo. Sono addirittura tre le stelle di cui si fregia. Caratteristica del menù – che dunque cambia costantemente – è quella di seguire il calendario lunare, con ingredienti raccolti e piatti preparati in base alle relative fasi seleniche, antica pratica ripresa dai seguaci dell’agricoltura biodinamica. Presenti, ed ottimi, anche pesce, crostacei e carne. Tra i servizi, aria condizionata, piatti vegetariani, strutture per persone diversamente abili.
“La Chèvre d’Or” (Rue du Barri), si trova ad Èze, incantevole borgo collinare di origine medievale fra Monaco e Nizza. E’ segnalata con due stelle, potendo vantare una tecnica culinaria magistrale: sughi e salse meravigliosamente intensi, impiattamento stilizzato. Questa cucina offre piatti interessanti alternando note di verdure, erbe e frutti di mare; triglie mediterranee, gamberi alla griglia e basilico; pomodorini, melone verde, mirto e acqua di portulaca estiva; sardine, finocchio di mare, sfumature di verde. Anche qui, aria condizionata, servizi per diversamente abili e una vista mozzafiato.
Sempre ad Èze, va segnalato lo “Château Eza” (Rue de la Pise, una stella), dove opera lo chef Justin Schmitt. Questo chef, che non è estraneo al lavoro nei ristoranti più raffinati, è un esperto nel cucinare piatti moderni con personalità, come il polpo arrostito con satay, mais cremoso e whisky affumicato, o San Pietro, fiori di zucca, gamberi e verbena. I dessert sono alla pari e la vista dalla terrazza è splendida!
Il “Flaveur” (25 rue Gubernatis) è un “bistellato” ristorante di Nizza, di proprietà degli inseparabili fratelli Tourteaux, Gaël e Mickaël. Cucina raffinata e un po’… ardita, dal momento che sa unire i sapori mediterranei con quelli esotici. Un esempio: lo scorfano di Nizza si scontra con un brodo di pesce arricchito con vadouvan, una miscela fortemente aromatica di spezie indiane. Il risultato è inconsueto, ma appagante. Non mancano l’aria condizionata, servizi per diversamente abili e una carta dei vini particolarmente selezionata.
Sempre a Nizza, troviamo “L’Aromate” (2 rue Gustave-Deloye, una stella). La cucina è sapientemente diretta dallo chef Mickaël Gracieux, dotato di lunga e sapiente esperienza. La modernità dell’arredamento si abbina a quella gastronomica, per creare una cucina all’avanguardia, creativa ed elegantemente presentata utilizzando prodotti di prima qualità provenienti da Nizza e dal Mediterraneo (gamberi di San Remo, zucchine trombetta, granchio verde locale, calamari e agrumi, ecc.). Oltre all’aria condizionata, è disponibile un menù vegetariano.
Nizza offre anche un ristorante particolare, interamente vegetariano: si tratta di “Racines” (3 rue Clément-Roassal, una stella), di Bruno Cirino. Il menù è economicamente molto conveniente ed è composto interamente da frutta e verdura biologica locale o coltivata direttamente dai proprietari. Vengono così particolarmente privilegiati i prodotti tipici del Mediterraneo, come aglio, olio d’oliva e basilico. Tra i piatti più richiesti, la zuppa di cipollotti rossi e basilico; il carciofo viola con emulsione al formaggio e il carciofo spinoso grigliato; verdure a radice compressa alla “César Baldaccini”; gelato alla mela in miniatura al forno e orzo bruciato… Ottima anche la selezione di vini d’annata.
Infine, per restare a Nizza, si segnala “Le Chantecler” (37 promenade des Anglais, una stella). Ristorante del prestigioso “Le Negresco”, imponente hotel sul lungomare nizzardo è diretto dalla chef normanna Virginie Basselot, “Meilleur Ouvrier de France” per il 2015. Si può scegliere fra due menu fissi (senza opzioni, fatta eccezione per il dessert) e un menu “à la carte” a base di ingredienti di prima scelta. La formula vincente sta nella semplicità: ad esempio, il pollame, il cavolo bianco, il kumquat e il pistacchio, o l’uso sottile dell’olio d’oliva nei piatti dolci.
Per il momento, alquanto sazi, il viaggio si ferma qui. Ma tantissimi sono ancora i locali e le stelle da esplorare, lungo le rive della Costa Azzurra.