«Abbiamo scelto di convocare la prima riunione della giunta itinerante a Limone Piemonte come segnale di vicinanza a una comunità che da troppi anni subisce le conseguenze di un cantiere, quello del tunnel del Tenda, che ha avuto diverse vicissitudini, non ultima la tempesta Alex, e accumulato ritardi che provocano gravi disagi sul sistema economico e turistico della valle. Come è ben noto, la Regione non ha competenze su questo cantiere e quest’opera, ma continua a far pressing sull’azienda perché rispetti gli impegni ed è vicina al territorio» ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che oggi ha riunito la giunta in Comune a Limone Piemonte in una giornata di lavori che è iniziata con un saluto con i sindaci della zona, proseguita con i lavori della giunta e poi conclusa con un approfondimento e un sopralluogo al cantiere del tunnel del Tenda insieme al commissario di Anas, Nicola Prisco e al Comitato di monitoraggio.
Durante la mattinata i lavori della giunta si sono concentrati sul bilancio dopo la parifica della Corte dei Conti e il riparto del fondo sanitario nazionale che ha destinato al Piemonte 315 milioni di euro in più rispetto al 2023. Si è poi stabilito che a settembre sarà avviato il tavolo di lavoro per la definizione del piano socio-sanitario a cui lavorerà una struttura speciale di missione che sarà istituita con delibera della giunta.
Nel pomeriggio i lavori si sono concentrati sul tunnel del Tenda. Il commissario di Anas Nicola Prisco ha confermato la data di fine lavori al 15 novembre, con l’obiettivo di aprire al transito prima dell’inverno. Prisco ha evidenziato che, per quanto riguarda il ponte, i lavori proseguono speditamente e l’obiettivo è concluderli entro fine settembre. Continua anche la realizzazione della variante di 170 metri all’interno della galleria per i quali Anas è in pressing sull’impresa per il rispetto dei tempi. Il commissario ha poi informato la Regione che è stato completato il progetto per il secondo tunnel, ora all’esame della commissione intergovernativa.
All’incontro in Comune hanno partecipato anche il sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi e il presidente dell’Unione montana Gian Piero Dalmasso. «Ringraziamo la giunta regionale per l’attenzione e la vicinanza alla comunità e all’amministrazione di Limone Piemonte – hanno dichiarato Riberi e Dalmasso – Nei mesi scorsi abbiamo sollecitato sostegni economici per le attività economiche della valle e ora chiediamo di continuare a vigilare sul rispetto dei tempi del cantiere su cui auspichiamo che Anas e l’azienda concentrino ogni sforzo di manodopera perché questo territorio non può permettersi ulteriori ritardi che stanno già ora avendo gravi conseguenze sul nostro sistema economico e turistico».
Al termine dell’incontro in Comune la giunta si è spostata al cantiere del Tenda dove ha incontrato il Comitato di monitoraggio. «Abbiamo chiesto ad Anas di vigilare perché l’azienda rispetti i tempi di consegna – ha detto Cirio – Abbiamo sentito parlare di una settimana di stop dei lavori in agosto per le ferie, auspichiamo che questo non avvenga perché questo cantiere, come sappiamo, di stop ne ha già subiti molti».
Il presidente ha poi annunciato di aver individuato la modalità per erogare ristori al territorio. «La Regione in questi anni ha pagato con risorse proprie i collegamenti ferroviari sul confine per circa 3 milioni di euro che Anas ora è disponibile a rimborsare, almeno in parte: useremo quelle risorse per ristorare le attività commerciali e del turismo che subiscono i danni dalla chiusura prolungata del tunnel», ha spiegato il presidente. E a proposito della circolazione una volta ultimata la galleria ha aggiunto: «Abbiamo affidato al professor Giuseppe Ferro del Politecnico di Torino l’incarico di studiare e definire le modalità con le quali possa essere possibile l’apertura a doppio senso di marcia del tunnel, in attesa che siano avviati e completati i lavori nella galleria storica per cui attendiamo l’approvazione del progetto da parte della Commissione intergovernativa e la garanzie delle risorse da parte del governo francese, visto che l’Italia ha già assicurato la copertura economica della sua quota».