La giornata mondiale del Bipolarismo, normalmente istituita il 30 marzo, coincide con lo stesso giorno in cui nacque Vincent Van Gogh, l’emblema dell’artista tormentato per eccellenza. A Monaco, quest’anno, per affrontare con esperti del settore le implicazioni che questo disturbo può avere, è stata organizzata una conferenza dibattito il 5 aprile il cui tema era: “Problemi bipolari: ben nutrire il corpo e lo spirito”. Tra gli interventi, decisamente interessante quello pronunciato da Anna Maria Benedetti, italiana residente nel Principato di Monaco che, insieme al marito Eugenio, ha fondato anni fa l’Association de Bienfaisance Eugenio Benedetti Gaglio, in particolare per sostenere finanziariamente i laboratori di arteterapia a beneficio dei pazienti ricoverati o assistiti dal personale specializzato dell’Ospedale Principessa Grace di Monaco (CHPG). “Nel Principato siamo davvero felici di facilitare l’accesso, a chi ne ha bisogno, a corsi di arteterapia, strutturati per avere un conforto al loro disagio esistenziale psichico-emotivo. I lavori artistici realizzati con il supporto dei terapeuti si sono dimostrati un efficace mezzo per l’espressione e la comunicazione del loro mondo interno. Possiamo dire, inoltre, che possono essere atti terapeutici fondamentali e naturali. Tuttavia, se vengono a mancare, ciò potrebbe rappresenta un primo passo verso il disagio sia clinico che esistenziale del paziente” ha sottolineato la signora Benedetti che ha poi citato sia Freud che Jung per ricordare come entrambi abbiamo messo in valore l’espressione artistica e lo stesso processo creativo del singolo individuo “fino a crearne un metodo basato sulla stessa componente espressiva e terapeutica“. Grazie all’Association de Bienfaisance Eugenio Benedetti Gaglio, da anni ormai, sono decine le persone che hanno beneficiato di questi laboratori, seguiti dall’ attenta supervisione della dottoressa Valérie Aubin che dirige i reparti di Psichiatria 1 e 2 del CHPG. “L’Arte-Terapia può rappresentare una chiave di accesso per la via che stiamo percorrendo. Inoltre offre anche il vantaggio di essere un metodo tanto ludico quanto giocoso, fondamentale per l’attenzione al qui ed ora, inteso quasi come una meditazione personalizzata” ha dichiarato ancora la signora Anna Maria che ha concluso il suo intervento dicendo che se la musicoterapia e la danza-terapia (o ginnastica artistica) hanno una loro precisa collocazione, nelle arti-terapie l’utilizzo di diverse tecniche, come la pittura o la creta, ma anche la scrittura e la fotografia e persino il collage,sono importanti se non addirittura fondamentali. Il bello ‘cura’ l’anima ed è così che la bellezza diventa allora anche un fatto di cuore. Citando Paul Klee, non dimentichiamo che l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è. Per questa ed altre ragioni la nostra Associazione, in stretta collaborazione con il CHPG, intende aprire vie nuove all’arte-terapia per il benessere dei malati e per la prevenzione dei disagi psichici che affliggono le persone ricoverate in questa struttura ospedaliera a cui destiniamo regolarmente contributi necessari al fine di poter dare un supporto a chi ne ha bisogno”.