Farinetti a Monaco
Giovedì 9 novembre alle 18.30 al Théâtre des Variétés di Boulevard Albert 1er 1 a Monaco Oscar Farinetti presenta il suo libro “10 mosse per affrontare il futuro”, una via nuova attraverso il piacere e la bellezza.
Per prenotare il posto inquadrare il QR code allegato nella locandina.
Natale Farinetti, conosciuto come Oscar è un imprenditore, dirigente d’azienda e scrittore italiano fondatore della catena Eataly ed ex proprietario della catena di grande distribuzione Unieuro.
Natale Farinetti nasce ad Alba in Piemonte nel 1954, figlio del partigiano, imprenditore e politico Paolo Farinetti.
Dopo aver frequentato il liceo classico “Govone” di Alba si iscrive alla facoltà di Economia e commercio dell’Università di Torino nel 1972, ma abbandona l’università nel 1976. Contribuisce in prima persona a sviluppare il supermercato Unieuro fondato dal padre nel 1967 fino a farlo diventare una catena di grande distribuzione, specializzata in elettronica, di rilevanza nazionale.
Nel 1978 diviene membro del consiglio d’amministrazione, poi amministratore delegato e infine presidente, fino al 2003.
Decide poi di vendere Unieuro alla public company inglese di vendita al dettaglio di elettronica di consumo Dixons Retail con sede a Hemel Hempstead (Regno Unito).
Con il ricavato di 528 milioni di euro fonderà nel 2004 una nuova catena di distribuzione alimentare, Eataly.
Nel 2003 acquista e segue la ristrutturazione del Premiato Pastificio Afeltra di Gragnano (Campania) del quale poi diventa amministratore delegato.
Durante il periodo 2002-2004 collabora anche a diverse ricerche didattiche di mercato dell’Università Bocconi di Milano e dell’Università di Parma. Nel 2011 Farinetti promuove il viaggio in barca a vela da Genova a New York “7 mosse per l’Italia”, al quale partecipa insieme a Giovanni Soldini, dal 25 aprile al 2 giugno dello stesso anno.
Dal viaggio verrà tratto un libro omonimo.
Nel giugno 2012 Eataly ha già nove filiali in Italia, nove in Giappone e una a New York. Nel 2016 la rete sarà formata da 38 negozi di cui 16 all’estero. Nell’estate 2015 decide di fare un passo indietro lasciando ufficialmente gli incarichi in azienda;