Dal 24 al 27 luglio 2025, Nizza si prepara ad accogliere una delle edizioni più ambiziose del Nice Jazz Festival, che quest’anno si presenta con un programma ampliato e sorprendente: 28 gruppi si alterneranno su due palchi – Théâtre de Verdure e Place Masséna – regalando al pubblico quattro giornate intense all’insegna della musica e della contaminazione tra generi.
Il festival si conferma ponte tra la grande tradizione jazz e le sonorità contemporanee, con una line-up che unisce leggende, star internazionali e talenti emergenti in un perfetto equilibrio tra classicismo e innovazione.
Santa, rivelazione francese e vincitrice della Victoire de la Musique
Christian McBride, virtuoso del contrabbasso e nove volte vincitore dei Grammy
Jorja Smith, voce raffinata e riconoscibile del soul e dell’R&B
Edouard Pennes, elegante interprete tra jazz e musica classica
Raye, astro nascente capace di fondere jazz, blues e pop
Masego, polistrumentista giamaicano-americano dalle influenze globali
Jalen Ngonda, erede delle grandi voci soul del passato
The Cookers, supergruppo con sette leggende viventi del jazz
Tyreek McDole, giovanissima promessa della scena internazionale
Durante la conferenza stampa, il sindaco Christian Estrosi ha definito l’edizione 2025 “una celebrazione del futuro del jazz”:
“Il jazz del futuro nasce oggi a Nizza. Con questa visione, il Nice Jazz Fest si impone come spazio di creazione, innovazione e contaminazione musicale.”
Accanto a lui, Graig Monetti e il direttore artistico Sébastien Vidal hanno sottolineato la ricchezza del programma e il desiderio di mantenere viva la vocazione del festival come evento inclusivo e aperto a tutti.
Il villaggio del festival offrirà infatti anche attività esperienziali, un’area dedicata ai bambini e numerose animazioni per vivere appieno l’atmosfera unica di questa manifestazione.
“Il Nice Jazz Fest è il perfetto incontro tra la passione della nostra città e l’audacia del jazz. Continuiamo a scrivere insieme questa storia: perché il jazz e Nizza sono legati da un’anima comune.”