Monaco lotta per la conservazione della biodiversità
Giovedì 9 maggio 2024, la Principauté è diventata il primo Stato europeo e mediterraneo a ratificare l’Accordo sulle alte acque marine, noto come “Accordo BBNJ”, quando S.E. Mme Isabelle Picco, Rappresentante Permanente di Monaco presso le Nazioni Unite (ONU), ha consegnato lo strumento di ratifica al Capo della Sezione dei Trattati dell’Organizzazione. Questa ratifica è seguita alla firma dell’Accordo da parte di S.A.S. il Principe Sovrano fin dal primo giorno della sua apertura alla firma, il 20 settembre 2023, a New York.
L’Accordo BBNJ, che integra la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, mira a proteggere, ripristinare e garantire l’uso sostenibile dell’ambiente marino, a mantenere l’integrità degli ecosistemi oceanici e a conservare il valore intrinseco della diversità biologica, ad esempio attraverso la creazione di aree marine protette in alta mare. Il processo negoziale è durato quasi 20 anni e Monaco ha preso attivamente parte a tutte le sue fasi, a partire dalla creazione di un gruppo di lavoro informale (2004-2015).
La Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, nota come “Rio +20”, prima della quale la Principauté aveva ospitato un workshop preparatorio sulla sostenibilità degli oceani, è stata una tappa importante per accelerare i lavori.
Il contributo di Monaco e le proposte avanzate durante le sessioni del Comitato preparatorio (2016-2017) e della Conferenza intergovernativa incaricata di elaborare il testo dell’Accordo (2018-2023) sono stati unanimemente elogiati e il risultato ottenuto costituisce una vittoria del multilateralismo.
Ad oggi, il testo è stato oggetto di cinque ratifiche (Palau, Cile, Belize, Seychelles e Principauté de Monaco). Le attuali iniziative lasciano sperare che le cinquantacinque ratifiche ancora necessarie per l’entrata in vigore potrebbero essere depositate nei prossimi mesi presso l’ONU.