Il 2 luglio scorso, l’Ufficio degli Affari Spaziali del Governo del Principe ha organizzato, in collaborazione con il Centro Nazionale di Studi Spaziali francese (CNES) e l’azienda francese di newspace Prométhée Earth Intelligence, la seconda edizione dell’Ocean Space Forum (OSF), dedicato alla valorizzazione delle tecnologie spaziali e dei dati di osservazione satellitare al servizio della preservazione e della gestione sostenibile dell’oceano. Il Forum si è tenuto per il secondo anno consecutivo al Museo Oceanografico di Monaco e aveva come tema “Road to UNOC”, in vista della terza Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano (UNOC) che si terrà a giugno 2025, durante la quale si svolgerà anche la terza edizione dell’OSF. Questa seconda edizione dell’OSF ha riunito, al crocevia dei campi dello spazio e dell’oceano, personalità scientifiche, politiche ed economiche, rappresentanti di governi, istituzioni e organi internazionali, attorno a tavole rotonde che hanno esplorato temi essenziali come:
La preservazione degli ecosistemi marini
In questa occasione sono stati esaminati i progressi tecnologici e le soluzioni spaziali innovative che contribuiscono alla preservazione degli ecosistemi marini. I dati satellitari permettono infatti di monitorare la salute delle barriere coralline, delle mangrovie e delle paludi salmastre, che svolgono un ruolo vitale nella cattura del carbonio. I cambiamenti ambientali possono essere osservati in tempo reale grazie a queste tecnologie che favoriscono la protezione e la conservazione degli habitat.
Lo sviluppo dell’economia blu
Lo sviluppo dell’economia blu è stato un altro tema centrale del Forum. L’integrazione delle tecnologie spaziali nella gestione delle risorse marine apre nuovi orizzonti per una crescita economica sostenibile, comprendendo la sorveglianza delle zone di pesca, la gestione delle risorse marine e il miglioramento della sicurezza marittima.
La lotta contro i cambiamenti climatici e i loro effetti sull’oceano
È stato evidenziato il contributo delle tecnologie spaziali nella raccolta di dati relativi al livello del mare, alla temperatura degli oceani e alle correnti marine. Informazioni giudicate essenziali per comprendere gli effetti dei cambiamenti climatici e sviluppare, per le città costiere e gli ecosistemi vulnerabili, strategie di adattamento.
La conservazione delle risorse marine
Una tematica al centro delle preoccupazioni, in base alla quale è stata valutata la pertinenza del monitoraggio satellitare per rilevare e prevenire le attività illecite, come la pesca illegale che minaccia la biodiversità marina. È stata inoltre ricordata la necessità di una collaborazione, con organizzazioni internazionali e agenzie locali, per rafforzare la governance degli oceani e proteggere le risorse per le generazioni future.
Una collaborazione internazionale
Spazio di collaborazione internazionale, il Forum ha accolto organizzazioni e rappresentanti di diversi paesi, che hanno condiviso le loro esperienze e pratiche, dimostrando che le innovazioni spaziali possono trascendere i confini e incoraggiare la protezione dell’ambiente a livello globale; in particolare a beneficio di territori come i piccoli Stati insulari in via di sviluppo (PEID).
Verso la Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano (UNOC)
La seconda edizione dell’OSF costituisce una tappa importante verso l’UNOC, la cui terza Conferenza, co-presieduta dai governi di Francia e Costa Rica, si terrà a Nizza dal 9 al 14 giugno 2025. La Conferenza, che riunirà più di 200 Capi di Stato e di governo, giocherà un ruolo chiave nella realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare l’Obiettivo n°14, mirato a conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine per lo sviluppo. Le discussioni iniziate in anticipo preparano il terreno per azioni concrete e impegni internazionali. La terza edizione dell’OSF si organizzerà in parallelo all’UNOC il prossimo giugno, per partecipare e contribuire, attraverso il prisma spaziale, a rispondere alle sfide cruciali che saranno affrontate durante la Conferenza. S.A.S. il Principe Sovrano si è rivolto ai partecipanti e agli interventori, tramite un messaggio video trasmesso in apertura della seconda edizione dell’OSF, con queste parole: «Sono lieto di sapere che vi siete riuniti oggi in questo luogo emblematico che è il Museo Oceanografico (…). Il programma della giornata permetterà di illustrare – ne sono convinto – quanto i dati spaziali possano essere uno strumento prezioso al servizio della salute e della sostenibilità dell’oceano». Il Sovrano ha sottolineato in questo senso il «nuovo slancio delle tecnologie spaziali. Ci permettono di conoscere e comprendere meglio il nostro oceano su scala globale, e ora in tempo reale (…). Questi dati non sono mai stati così avanzati, precisi e disponibili, e meritano di essere pienamente utilizzati per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi ambientali» e ha concluso «Questa seconda edizione dell’Ocean Space Forum si basa sul successo della sua prima edizione, nel 2023, ma è già in preparazione per l’evento che sarà organizzato l’anno prossimo a Nizza, in concomitanza con la terza Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano (…). Sono convinto che lo spazio abbia molto da offrire in risposta alle sfide di questo evento multilaterale particolarmente importante». Commenti appoggiati dalla signora Isabelle Berro-Amadeï, Consigliere di Governo-Ministro delle Relazioni Estere e della Cooperazione, e dal signor Frédéric Genta, Delegato Interministeriale all’Attrattività e alla Transizione Digitale. Dopo aver salutato l’impegno degli attori presenti nella realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, hanno espresso il desiderio che il Forum, lavorando per una sinergia tra le tecnologie spaziali e le sfide legate all’oceano, possa continuare a riunirli attorno a questa nobile causa. In eco, il signor Jean-Marc Astorg, Direttore della Strategia del CNES, ha riaffermato l’importanza di questa sinergia per un futuro più responsabile del pianeta, dove l’oceano rimane l’ecosistema garante degli equilibri planetari, del benessere dell’umanità e del suo futuro.
Infine, i signori Olivier Piepsz, Presidente, e Giao-Minh Nguyen, co-fondatore e Direttore della Strategia e dell’Innovazione di Prométhée Earth Intelligence hanno insistito sulla necessaria cooperazione tra attori pubblici e privati, in particolare riguardo ai dati satellitari, e sull’impegno della società civile, per agire a livello locale, nazionale e globale, avanzare e apportare soluzioni resilienti e sostenibili. Pertanto, la terza edizione dell’OSF nel 2025, che si terrà a margine dell’UNOC, sarà l’occasione per considerare un’Alleanza delle istituzioni spaziali per la protezione dell’oceano.