Mostra Herman de Vries
La storia tra Herman de Vries e l’Espace de l’Art Concret è lunga e profonda. Prima ancora dell’apertura del Centro d’arte, Sybil Albers e Gottfried Honegger avevano già familiarità con le opere dell’artista, acquisendo diverse tra esse.
La mostra “Terre, vie, poésie” del 1991, tenutasi un anno dopo l’inaugurazione dell’EAC, ha favorito una collaborazione più stretta, offrendo l’opportunità di raccogliere campioni di oltre 220 colture, raccolte nei dintorni di Mouans-Sartoux.
La nuova mostra monografica su Herman de Vries offre un’opportunità unica per esplorare i legami tra la sua pratica artistica e la sua attività come editore di libri d’artista.
Herman de Vries
La prima parte della mostra presenta opere degli anni Cinquanta e Sessanta, caratterizzate da un linguaggio pittorico radicalmente diverso, talvolta giocoso con la casualità.
A partire dal 1970, lunghi viaggi in India e alle Seychelles lo hanno portato a scoprire che la vera arte risiede nella natura stessa. La sua filosofia diviene quindi: “La mia poesia è il mondo”, un concetto fondamentale che permea il suo lavoro fino ad oggi.
La seconda parte della mostra si concentra sulle opere realizzate con e nella natura, utilizzando materiali come piante, terra, pietre e conchiglie, ma anche coinvolgendo esseri umani, manufatti e pratiche tradizionali.
Lo sguardo di Herman de Vries sul mondo è alimentato da un’esperienza diretta della natura, attraverso camminate, contemplazioni e tracce lasciate, nonché dal pensiero buddista, che gli fornisce gli strumenti per riflettere sull’interdipendenza di tutto ciò che esiste.
Il suo lavoro artistico in vari siti, soprattutto nelle Alpi dell’Alta Provenza, dimostra un’attenzione particolare all’identità e alle storie di questi luoghi.