I Balletts de Monte-Carlo
Dal 24 al 28 aprile, i Balletts de Monte-Carlo faranno ritorno al Grimaldi Forum per una straordinaria serata dal titolo “To the Point(e)”, accompagnati dall’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, diretta da Garrett Keast.
Durante questa serata, presenteranno tre opere che esplorano il potenziale dei ballerini formati accademicamente, mantenendo uno sguardo attento alla modernità. Gli spettatori avranno l’opportunità di ammirare “Within the Golden Hour” di Christopher Wheeldon, “Verso un Paese Saggio” di Jean-Christophe Maillot e “Autodance” di Sharon Eyal & Gai Behar. La coreografa israeliana, desiderosa di confrontare il proprio repertorio con una compagnia di ballerini esperti nel lavoro sulle punte, riadatterà questa creazione del 2018 per presentare una nuova versione che tenga conto della singolarità della compagnia.
Le radici della danza dei Ballets de Monte-Carlo si devono ai Balletti russi. Nel 1909 a Monaco fa la sua comparsa l’arte della coreografia. Sergei Diaghilev presenta per la prima volta a Parigi i suoi Balletti russi. Si stabiliscono a Montecarlo che per due decenni diventa il loro laboratorio creativo. Diaghilev e i suoi collaboratori riformano il balletto dell’epoca in tutte le sue forme. Alla sua morte, avvenuta nel 1929, la compagnia si scioglie. In tanti, tra personalità e coreografi la fanno rinascere sotto diversi appellativi, ma nel 1951 scompare definitivamente.