Eventi del Weekend ad Antibes
Martedì 23 luglio: “Presentazione della 33a edizione e concerto”
CAPPELLA DI SAN BERNARDINO – 18:15
Presentazione del Festival da parte di Philippe DEPETRIS, consulente artistico e concerto gratuito; “Momenti musicali dell’eredità” “Ispirazioni latine” – Philippe DEPETRIS, flauto, Pascal POLIDORI, chitarra
GRATUITO. È richiesta la registrazione via e-mail (posti limitati)
Sabato 7 settembre: “Il Festival dell’Arte Sacra in Città”
CHIOSCO PIAZZA NAZIONALE – ore 20:00
“Nei colori di Venezia e dell’Italia”
Ensemble “Nuova Cameristica di Milano”
Gabriele OLIVETI, Alessandro VESCOVI, violini
Chiara OLIVETI, viola, Alberto DRUFUCA, violoncello
Luigi CORRENTI, contrabbasso
Opere di Vivaldi, Albinoni, Galuppi, Tartini, Puccini
Concerto GRATUITO senza prenotazione, numero posti limitato
https://www.festivalartsacre-antibes.fr/
A partire dal 18 giugno, l’Espace Culturel des Arcades ospita la mostra «Le torce olimpiche e paralimpiche dal 1936 ad oggi».
Una collezione di oltre 130 oggetti legati alla storia delle Olimpiadi che si deve al collezionista privato greco, Stratos Klimou. I legami tra Antibes e la sua città gemella di Olimpia hanno fatto il resto e permesso di tenere questa mostra eccezionale nel pieno periodo dei Giochi Olimpici a Parigi.
Potrete ammirare 41 torce olimpiche e paralimpiche, tra cui quella del 1936 dei Giochi di Berlino, un altare olimpico della nave utilizzata per trasportare la fiamma, un abito da sacerdotessa della cerimonia di accensione della fiamma a Olimpia, medaglie di campioni e molti altri ricordi, simboli della storia dei Giochi.
Dal 18 giugno al 28 luglio, Gratuito.
Dal 08 maggio 2024 al 09 settembre 2024
Nel 2018, il museo aveva proposto una vasta retrospettiva tematica da cui lo sport era stato stranamente escluso. Sarebbe stato un peccato privarsene ulteriormente.
Anno olimpico, 2024 ripara questa ingiustizia. Ecco di nuovo questo genio sarcastico, sovversivo a piacere, divertente, brillante. Rimane, poiché lo sport ama citare i record, il disegnatore umoristico che ha venduto finora nel mondo il maggior numero di album con il suo titolo Humour nero e uomini in bianco. Una medaglia d’oro, allora.
Coluche se ne sarebbe divertito lanciandogli senza dubbio uno scricchiolio e tonificante «Sportivo!! ».
INFO: +33 (0)4 92 90 54 29 / 30
Dal 30 Giugno al 27 Settembre
Il Museo Picasso propone un’esperienza inedita: presentare dodici opere magistrali di Joan Miró, provenienti da una delle più importanti collezioni private del mondo, la collezione Nahmad.
Miró è qui a casa sua, come un ospite nella casa del suo amico. Perché l’amicizia che, dal loro primo incontro a Parigi nel 1920, legò i due artisti per tutta la vita, fu anche un fermento della loro passione creativa. Le sale ospitano una sola opera, a volte due. Al contrario dell’esposizione tradizionale che riunisce e associa, non si tratta più di accumulazione, ma di concentrazione e ricezione dell’oggetto nella sua singolarità per la contemplazione e l’interpretazione.
Da notare: Dal 4 al 29 giugno 2024
Installazione della mostra estiva e chiusura del primo piano.
Ingresso scontato con accesso al secondo piano, al piano terra e alla terrazza.
INFO: +33 (0)4 92 90 54 20
In quanto città marittima e di frontiera, Antibes ha a lungo dovuto difendersi, e gran parte del suo patrimonio è direttamente ereditato da questo contesto. Le torri saracene, l’antico castello Grimaldi, il Forte Carré, le mura del bastione Saint-Jaume al bastione Saint-André, sono altrettanti marcatori nella nostra urbanistica di una realtà violenta, della paura degli assalti, dei saccheggi, dei bombardamenti, in una parola, della guerra.
Ma che cos’è la guerra? La programmazione del Fort Carré propone quest’anno punti di vista, riflessioni sull’impegno, sul dovere di memoria, sui traumi che genera: visite tematiche, laboratori, caffè-musei per discutere, una visita-cinema attorno a Paisà di Roberto Rossellini, e una passeggiata teatralizzata in collaborazione con il Conservatorio di musica e di arte drammatica di Antibes.
INFO: 33 (0)4 92 90 52 13
Il Museo della Cartolina vi presenta una mostra temporanea di cartoline antiche raffiguranti gatti.
Gli animali domestici sono stati spesso utilizzati per illustrare le cartoline. Tra i più frequenti troviamo i gatti.
I fotografi e gli illustratori ci hanno fornito numerose immagini, da grandi gatti che dormono su un comodo cuscino a gattini.
Troviamo queste illustrazioni sulle cartoline e sui calendari murali distribuiti dai fattori. In entrambi i casi si tratta di immagini che rimarranno in esposizione per diversi mesi (soprattutto per i calendari). Dobbiamo ammettere che queste scene naturalistiche, possiedono un potere calmante, anzi benefico per chi ne è spettatore.
Al di fuori di ogni secondo fine religioso o politico, la presenza di animali che accompagnano la nostra vita quotidiana ha qualcosa di rassicurante.